Giovedì 14 ottobre, alle ore 18.00, si terrà al Kulturni dom di Gorizia, nell’ambito del ciclo di geopolitica “Una strategia per Trieste” un’interessante conferenza sull’Iran. All’incontro interverrà Tiziana Corda, dottoranda in “Studi politici” presso in Network for the Advancement of Social and Political Studies (Nasp) dell’Università di Milano.
È dal 1979, anno della sua istituzione, che ciclicamente viene annunciata la fine imminente della Repubblica islamica dell’Iran. Ogni volta, però, essa ha puntualmente dimostrato, malgrado forti limitazioni e debolezze, di essere in grado di garantire non solo la sopravvivenza della propria peculiare tipologia di regime, ma anche la propria influenza regionale. Anzi, negli ultimi vent’anni, nonostante le stringenti sanzioni internazionali e le molteplici minacce esterne, essa ha visto perfino aumentare la propria proiezione in Asia occidentale e oltre, per esempio in Africa e America Latina. Un risultato dovuto tanto al demerito altrui quanto al merito proprio nel trarre, con pazienza strategica e pragmatismo, il maggior vantaggio possibile dai vuoti di potere regionali e dalle stesse restrizioni imposte dall’isolamento internazionale. Se da un lato le restrizioni economiche hanno infatti contribuito a peggiorare il tenore di vita della popolazione iraniana, sul fronte politico il loro impatto sulle attività regionali si è invece rivelato essere ampiamente controproducente. Oggi, in un momento in cui permangono forti tensioni con altri attori (regionali e non), incertezze sul destino dell’accordo nucleare e timori legati al programma missilistico, risulta ancor più necessario provare a comprendere come la Repubblica islamica concepisce il proprio ruolo nella regione e nel mondo, attraverso l’analisi della sua politica estera in termini di obiettivi, attori coinvolti, strumenti e aree geografiche prioritarie. Questo al fine di andare oltre semplificazioni e letture anacronistiche che raffigurano l’Iran odierno come una potenza irrazionale guidata dal cieco fervore rivoluzionario.
L’incontro è promosso dal Limes Club Trieste con il sostegno del centro culturale Veritas di Trieste, in collaborazione con il Kulturni dom di Gorizia.
Entrata libera fino ad esaurimento posti. I promotori avvertono i partecipanti che sarà obbligatorio esibire il Green pass, rispettare le adeguate distanze tra una persona e l’altra e indossare le mascherine protettive di naso e bocca, secondo le regole anticovid-19.