“Migliaia di operatori sanitari vaccinati con due dosi e successivamente guariti vivono nel limbo poiché hanno dovuto posticipare la terza dose e quindi non possono assolvere all’obbligo vaccinale. Un limbo infernale, perché gli infermieri, i medici e gli oss che si ritrovano in questa condizione sono sospesi dall’ordine professionale e sospesi dallo stipendio”, scrive in una nota Roberto Novelli, deputato e componente della commissione Affari Sociali della Camera.
“Conseguenze immotivate e pesanti per questi professionisti che vanno per di più ad incidere sul funzionamento del sistema sanitario, privandolo di risorse preziosissime. Siamo e restiamo favorevoli all’obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori, ma non è ammissibile che non si trovi una soluzione che vada a correggere una evidente falla normativa. Sono gli scienziati a dire che l’infezione naturale è un booster rafforzato in quanto stimola l’immunità e ha un complesso antigenico superiore a quello dei vaccini, consigliando di attendere quattro mesi prima della somministrazione della terza dose. Il governo raccolga l’appello degli ordini professionali e intervenga subito prevedendo che i lavoratori con obbligo vaccinale guariti dopo aver completato il ciclo di vaccinazione primario possano tornare in servizio”, conclude Novelli.