Orientamento religioso: antisemita. E’ questa le definizione che il consigliere comunale della Lega a Gorizia, Stefano Altinier, aveva dato di sé sul suo profilo Facebook. A scoprirlo alcuni consiglieri di minoranza, che hanno immediatamente aperto il caso. Subito, Altinier ha modificato la voce (ora si legge Cristiano Cattolico credente), ma l’opposizione aveva fatto uno screenshot della pagina. E ha inviato un documento sottoscritto da tutti i consiglieri di minoranza, che si appellano alla Legge Mancino.
“Dichiararsi di orientamento religioso antisemita su un social di larga condivisione e, poi, apportare una frettolosa modifica, sperando di passare inosservato, denota in primis ignoranza del termine orientamento religioso e della parola antisemita” si legge. “Poi, evidenzia ignoranza anche del funzionamento dei social: lo sanno gli studenti più sprovveduti che qualsiasi frase, foto o video una volta postato rimane indelebilmente”.
“Non è giustificabile che un consigliere comunale della Lega di Gorizia si dichiari pubblicamente ‘antisemita’: certe cose non si scrivono per caso o per sbaglio”, ha commentato la deputata del Pd Debora Serracchiani. “Occorre davvero che tutte le forze politiche prendano una posizione esplicita di condanna contro ogni focolaio di intolleranza religiosa o etnica. Non dimentichiamo che risalgono a pochi mesi fa i manifesti neofascisti affissi di notte al muro delle scuole slovena di Gorizia, dal gruppo giovanile di CasaPound”.
“La vergognosa vicenda del consigliere comunale di Gorizia conferma la natura inquietante che ha assunto la Lega. Non si può definire “bravo” o “mite” un antisemita. Le stesse scuse del consigliere aggravano la sua posizione. Si sarebbe qualificato pubblicamente per anni e anni come antisemita e la considera un’attenuante? Un partito che non espelle un antisemita dichiarato è un partito neofascista”, commentano da Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, Roberto Criscitiello e Luigi Bon.
Sulla questione è poi arrivato il commento di Fabio Verzegnassi, segretario provinciale della Lega. “In relazione al deprecabile e inqualificabile episodio di cui è stato protagonista il consigliere comunale Stefano Altinier, ribadisco che la Lega Salvini non ha ideologie antisemite o altro. La tragedia storica che ha coinvolto la Comunità Ebraica, e non solo, è e deve restare per sempre nella memoria delle persone di tutto il mondo, come monito affinché ciò non debba ripetersi mai più. Tengo a precisare che la Lega non sottovaluta, assolutamente, azioni come quelle del Consigliere Altinier, che peraltro è stato invitato a presentare direttamente le sue scuse a tutta la Comunità Ebraica tramite i suoi rappresentanti”.
Il diretto interessato si è scusato e ha bollato l’incidente come una ‘bravata giovanile’, una frase scritta con superficialità 10 o 15 anni fa. Ma il caso sembra tutt’altro che chiuso.