“Perché il Ministro, contraddicendo se stesso, subito dopo aver concordato con i Presidenti di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto, regioni che avevano dati simili, ulteriori misure locali per il contenimento dell’epidemia, adesso colloca il FVG e l’Emilia Romagna in zona arancione e il Veneto in zona gialla? Il Presidente Fedriga oggi ha affermato di non aver avuto chiarimenti, nemmeno su come il marchingegno dei 21 parametri abbia portato alla decisione – afferma in una nota Laura Stabile, senatrice di Forza Italia -“.
“I dati epidemiologici che stanno determinando le decisioni probabilmente si riferiscono, ammette la stessa Cabina di regia, a contagi avvenuti nella seconda metà di ottobre – continua Stabile -. Non sarebbe il caso di rivedere il sistema di monitoraggio e, come proposto da commentatori più che autorevoli, utilizzare meno indicatori, e sceglierli fra quelli disponibili in tempo reale o quasi? Gli effetti delle chiusure rischiano di essere devastanti per il lavoro, per la vita e la salute di molte persone. Riuscire ad applicare restrizioni mirate a determinate aree sarebbe probabilmente più utile e meno dannoso rispetto al livellamento su base regionale”.
“Per superare la pandemia è necessario che il monitoraggio sia efficace e trasparente, e le decisioni condivise con chi conosce e amministra il proprio territorio, non rigidamente imposte dall’alto – conclude Stabile -: in Friuli Venezia Giulia gli stessi tecnici della Regione ammettono di non avere idea di quale sia e come funzioni l’algoritmo che, in base ai 21 indicatori, ha portato alla decisione”.