“Apprezziamo l’intento delle opposizioni di accendere i riflettori sul caso Safop, di cui ho prontamente informato il Ministero dello Sviluppo economico. Qualsiasi proprietà aziendale mostri un comportamento così incurante, autoreferenziale e in assenza di interlocuzioni con istituzioni e parti sociali, non rispecchia i princìpi di tutela del capitale umano e industriale alla base delle politiche di Sviluppo di questo Governo”. A dichiararlo, il portavoce pentastellato alla Camera Luca Sut, componente della X Commissione Attività produttive di Montecitorio.
“La difesa del lavoro, della storia e della ricchezza prodotta da realtà come la Safop di Pordenone – prosegue Sut – deve essere sì punto d’incontro di tutte le forze politiche in campo, a prescindere da quale sia la parte di emiciclo occupata nelle Aule parlamentari, ma non motivo di pretestuosi attacchi alla maggioranza. Non condivido quindi – incalza il deputato M5S – la considerazione del senatore forzista Franco Dal Mas, quando mette in correlazione il protocollo d’intesa della Via della Seta, voluto con convinzione da questo Governo per dare una scossa al nostro export verso l’Oriente, con quanto sta avvenendo alla Safop, dove ci troviamo di fronte a una scorretta politica industriale che, come ribadito, non trova spazio nelle logiche del nostro Esecutivo. In asse con la Regione – aggiunge l’eletto – dove è in corso la sinergia col portavoce Mauro Capozzella, daremo seguito alla richiesta d’aiuto di questa impresa, trattata senza rispetto dalla finanziaria cinese che ne vorrebbe chiudere i battenti, incurante delle commesse già attive e di quelle che potrebbero arrivare. Mi sento di tranquillizzare anche il senatore di FdI Luca Ciriani” incalza in chiusura, “che la macchina ministeriale è allertata e lavorerà al meglio per la Safop”.