Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato la nuova ordinanza, in vigore da domenica 6 dicembre, in base alla quale il Friuli Venezia Giulia sarà classificato come “zona gialla”.
Da domenica, dunque, potranno riaprire bar e ristoranti dalle 5 alle 18. E ci si potrà spostare liberamente all’interno della Regione, salvo nelle giornate del 25 e 26 dicembre e dell’1 gennaio, quando scatteranno le limitazioni ad hoc del ‘Dpcm Natale’.
Domani alle 11.30 è fissata una conferenza stampa del Presidente Fedriga con il suo vice Riccardo Riccardi per un aggiornamento della situazione sull’emergenza Covid-19 in regione. Probabile vengano annunciate alcune misure, tramite ordinanza, per limitare le occasioni di maggior assembramento.
“Da domenica il Fvg tornerà in zona gialla”, commenta Fedriga in un twet. “Ma non abbassiamo la guardia! Oggi più che mai è fondamentale non dimenticare che la responsabilità individuale è anche responsabilità di comunità. Perché la battaglia contro il Covid-19 si vince con l’impegno di tutti!”.
Come cambia la mappa dell’Italia? Oltre al Fvg, passano in zona gialla Emilia Romagna, Marche, Puglia e Umbria. Le Regioni Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano passano da area rossa ad area arancione. Sono rinnovate le misure restrittive vigenti per Abruzzo (rosso), Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte (zona arancione).
Quindi, salvo l’Abruzzo (unica Regione per il momento ancora rossa), sono in zona arancione Basilicata, Bolzano, Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Toscana e Valle d’Aosta. In zona gialla, assieme alla new entry Fvg, ci sono Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trento e Umbria.
Il report della Cabina di Regia
La cabina di regia per il periodo 23 – 29 novembre evidenzia i seguenti aspetti principali. Sebbene la pressione sui servizi sanitari sia ancora molto elevata, si osserva complessivamente un miglioramento dell’epidemia sul territorio nazionale con riduzione della velocità di trasmissione, riduzione dell’incidenza calcolata negli ultimi 14 giorni e diminuzione nelle ospedalizzazioni in area medica e in terapia intensiva. Questo quadro nazionale sottende un quadro diversificato a livello Regionale e sub-regionale.
L’incidenza rimane ancora troppo elevata per permettere una gestione sostenibile, pertanto è necessario raggiungere livelli di trasmissibilità significativamente inferiori a 1 su tutto il territorio nazionale consentendo un’ulteriore significativa diminuzione nel numero di nuovi casi di infezione segnalati e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari territoriali e ospedalieri.
Gran parte delle Regioni/PA sono classificate a rischio moderato di una trasmissione di SARSCoV-2 non controllata/gestibile ma l’elevata incidenza e l’attuale forte impatto sui servizi ospedalieri richiede cautela con un continuo monitoraggio e la necessità di mantenere elevata l’attenzione nei comportamenti.