Dopo il primo cosniglio comunale e la presentazione della Giunta a San Vito al Tagliamento arrivano le prime polemiche. A dar fuoco alle polveri è Valerio Delle Fratte, leader di Amo San Vito, per cinque anni all’opposizione e candidato sindaco nell’ultima sfida amministrativa.”Ieri sera, in una gremitissima sala Consiliare del nostro Comune, si è celebrata l’ufficializzazione del nuovo Consiglio comunale e della Giunta scelta dal Sindaco. A tutti i presenti, che rumoreggiavano con tanta ilarità sotto le sconclusionate affermazioni di alcuni membri dell’opposizione intervenuti a vario titolo per far sentire le proprie opinioni, è stata universalmente dimostrata per l’ennesima volta che l’unica vera, seria e preparata forza di opposizione saremo solo noi – è l’opinione di Amo San Vito -. Unico rammarico per noi: non aver avuto presente tutta la cittadinanza sanvitese per sentire con le proprie orecchie le affermazioni, gli stili ed i contenuti dei discorsi fatti da alcuni rappresentanti d’opposizione e la loro endemica assenza di serietà nel mantenere la parola data agli elettori e ai colleghi consiglieri.
Queste le parole di Delle Fratte durante il primo consiglio.
“Sento parlare di successo… E’ vero che i numeri si prestano ad interpretazioni, soprattutto in caso di elezioni, in cui conta molto anche il sentimento, ma dire che metà San Vito è con Centis mi sembra un “tantino” azzardato. Non sentir dire che i partiti (praticamente tutti) hanno segnato il passo mi sembra irrispettoso nei confronti della verità..!
Voglio ricordare che i Cittadini hanno perso 400 voti in 5 anni, il centrodestra ne ha persi 1300!
Se poi andiamo a guardare il valore aggiunto dei candidati Sindaco, abbiamo 700 voti per Di Bisceglie, con 3 liste; 500 voti per Centis, 2 liste; 200 per Testolin, con 3 liste… Infine 350 per Delle Fratte, con 1 sola lista!
Se è vero infatti che il Sindaco Di Bisceglie, di fatto, è stato eletto da una maggioranza relativa, non bisogna dimenticare che oltre 1000 sanvitesi fra quelli che hanno votato per Centis al ballottaggio, non lo avevano votato al primo turno.
Da dove vengano quei voti lo si sa, tanto da portarmi a dire che qualcuno, in queste elezioni, ha perso non una ma DUE volte, e qualcuno ha perso anche la faccia.
Come amavo ripetere durante la campagna elettorale, in momenti per me difficili e nei quali difficile era spiegare compiutamente tutti i motivi che ci avevano portato, il mio gruppo e me, a fare una scelta inizialmente, devo ammettere, di non facile comprensione, c’è sempre un giorno dopo le elezioni…il giorno in cui i nodi vengono al pettine, in cui diventa chiaro ciò che a qualcuno poteva risultare incomprensibile, in cui le cose si possono chiamare con il proprio nome.
Perché, diciamo la verità, non si può continuare a giustificare con presunti e mai dimostrati teoremi o strategie ciò che è stato solo frutto della stupidità o dell’interesse personale…
Per fare degli esempi a tutti noti: non credo che Giuda fosse un politico, o che Bruto (quello di Cesare) fosse solo un ardente repubblicano, così come non credo che tutti i politici siano uguali…
Devo anche dire che, nella esplicitazione di quanto andavo affermando, sono stato aiutato, strada facendo, dagli incontri e confronti pubblici che hanno evidenziato, senza neanche bisogno di ulteriori specificazioni, quello che a parole poteva essere difficile spiegare…
E’ importante, a questo proposito, che il candidato e ora consigliere Testolin rimanga in Consiglio, perché così avrà la possibilità di farci conoscere le sue idee, che non sono purtroppo emerse in tutta la loro originalità in campagna elettorale…
Perché vedete, ci sono in giro strane concezioni su cosa voglia dire amministrare e anche di cosa siano e a cosa servano le Associazioni, se si spera di essere eletti per fare l’Assessore e, qualora ciò non avvenga, ci si dimette…anche in questo caso, bisognerebbe scegliere con maggiore cura i propri candidati.
Inviterei il Barel a non tornare indietro sulla decisione di dimettersi da Presidente dell’associazione sportiva Libèrtas, perché ritengo che questo modo di ragionare e di comportarsi non sia di esempio per i giovani. Sarebbe come dire che se sei amico dell’allenatore giochi, altrimenti stai in panchina…
Così come mi piacerebbe sapere se l’ex consigliere Giacomel sia stato vittima di una violazione sul proprio profilo fb, su cui avrebbe fatto delle affermazioni a mio giudizio raccapriccianti su una meritoria e socialmente rilevante istituzione di questo comune, la fondazione Falcon Vial.
Spero vivamente in uno scherzo che pregiudichi l’origine di queste frasi, che non riporto per rispetto dell’uditorio, ma sulle quali torneremo in seguito.
Ma veniamo a noi.
Centis non è l’alternativa: questo è chiarissimo. D’altronde se fosse stato considerato l’alternativa, avrebbe avuto un risultato molto diverso già al primo turno.
Se fosse l’alternativa, non avrebbe chiesto le primarie della sinistra dopo aver approvato ogni singolo atto per 5 anni e aver sempre irriso (lui e il suo capogruppo Bernava) alla presunta incapacità dell’opposizione che, guarda caso, chiedeva proprio di cambiare metodo di azione amministrativa; non avrebbe dichiarato di non volere accordi con il centrodestra, per poi cercarli al ballottaggio (e forse anche prima…), solo perché indispensabili; non avrebbe strizzato l’occhio a chiunque, compresi comitati e singoli dei quali evidentemente solo a parole condannava le azioni.
E poi: irritarsi per i parcheggi gratis del sabato mattina dopo avere (da assessore e vicesindaco, quindi in Giunta) avallato le asfaltature pre-elettorali, come lo considera..? un segno di novità??? Aver acquistato i giochi per il parco di Ligugnana nel 2014 e averli tenuti un anno e mezzo in magazzino, come lo considera..? lungimiranza??? L’interesse per la cura del verde poi, anche di quello privato, mi ha lasciato senza parole…
E scusate ancora: uno che si presenta come nuovo e rispolvera il nostro slogan di 5 anni fa..! Sono certo che, adesso che è qui…tra le file dell’opposizione, sia soddisfatto di poter dire davvero, finalmente, di essere “UNO DI NOI”!
Ma, seriamente: credo che la coerenza tra pensiero e azione sia un requisito fondamentale e indispensabile per un qualsiasi Amministratore, indipendentemente dalla collocazione politica.
Noi di “Amo San Vito” siamo stati premiati proprio perché abbiamo mantenuto una coerenza tra pensiero ed azione in tutti i cinque anni dello scorso mandato amministrativo e durante tutta la campagna elettorale.
Il rispetto che abbiamo e abbiamo saputo mostrare nei confronti dei nostri concittadini e nei confronti delle tematiche che ci stanno a cuore è stato percepito da moltissimi, e moltissimi altri lo hanno capito il giorno degli scrutini… non mi dilungo oltre su questo punto, ma voglio ringraziare tutti i membri del Gruppo che mi ha sostenuto per il forte impegno che li ha contraddistinti. Grazie davvero.
A proposito di coerenza, un inciso: a qualcuno, che in questi anni si è sentito escluso, non mi resta che augurare buona fortuna. Un “addio”, a questa persona, lo hanno dato gli elettori, che hanno decretato il dimezzamento delle sue preferenze e la morte di un partito che nonostante le millantate potenzialità non aveva neanche i numeri per presentarsi alle elezioni…
L’incoerenza, come detto, non paga. E dopo aver dedicato fin troppo tempo alla questione, se qualcuno vuole approfondirla ho qui i verbali del 30 dicembre 2015: ma non credo che qui ci siano masochisti…
Da parte di molti sono mancate coerenza e chiarezza nei confronti degli elettori, e questo è imperdonabile.
Da parte di altri l’incipit non è stato esaltante: spero in un futuro più radioso.
Per quanto ci riguarda, non abbiamo mai interrotto la nostra vigilanza sull’operato della passata giunta, così come nelle commissioni e nei consigli comunali, e potete essere certi che da parte del coordinamento di “Amo San Vito”, così come da parte mia e del consigliere Russo non mancheranno stimoli e sollecitazioni anche verso di voi.
Mi auguro che il parziale rinnovamento tra le vostre fila porti ad un maggior impegno rispetto a quanto visto in passato, soprattutto ad una maggiore capacità di interazione con le componenti di questo Consiglio: troppe volte abbiamo assistito a mancate risposte o a mancati interventi su questioni rilevanti, solo per ordini di Partito.
Mi auguro davvero che quanti fra voi hanno voluto onestamente mettersi a disposizione della Comunità, sappiano approfondire le questioni e non solo alzare la mano per dire “si, che bello, come cresce bene San Vito”, perché sarà facilissimo, a volerlo vedere, che non è esattamente tutto così..!
E dopo queste forse scontate ma doverose puntualizzazioni, auguro a tutti noi buon lavoro.”