“Fin dall’inizio di questa legislatura il gruppo Cervignano Vale ha ritenuto di vitale importanza costituire un tavolo di lavoro, una commissione o una consulta delle attività economiche per perseguire progetti condivisi, coinvolgendo il tessuto cittadino che di queste dinamiche ha contezza. Avere progettualità definite consente di farsi trovare pronti nel momento in cui ci sono le risorse economiche per realizzarle. Ma finora la nostra richiesta è rimasta disattesa”.
Parte da questa considerazione il ragionamento che il gruppo consiliare Cervignano Vale, per tramite del consigliere comunale e delegato alla promozione della città, Luca Negro, vuole portare in aula con apposita interrogazione in merito alla creazione del nuovo Distretto del commercio “Terre e acque”, rientrante nel bando dedicato in materia dalla Regione.
“Un bando – sottolinea Negro – per il quale la Regione ha stanziato 6 milioni di euro per 133 Comuni: una cifra che, fatte le debite divisioni, appare evidentemente troppo esigua per le progettualità richieste. Tanto più che la spesa ammissibile a finanziamento non può essere inferiore a 80.000 euro e che il contributo regionale può variare dal 20 al 60% della spesa ammissibile e non superiore al 20% per le spese di progettazione. Tutti i Comuni stanno affrontando molte difficoltà nella gestione dei bilanci ed a Cervignano, in sede di approvazione di bilancio di previsione, si è appena appurato che nulla è stato stanziato a supporto di questo intervento”.
Le progettualità da presentare dovrebbero essere finalizzate alla valorizzazione e rigenerazione dei centri cittadini e delle aree urbane a vocazione commerciale, anche mediante la realizzazione di progetti volti a promuoverne e valorizzarne storia, cultura e tradizioni, a rivitalizzarne l’attrattività turistica, a creare occasioni di aggregazione e di socialità, a valorizzare l’offerta di prodotti del territorio a chilometro zero e a basso impatto ambientale.
“Cervignano – conclude Negro – come intende muoversi? Se nei mesi scorsi si fosse attivato da subito il tavolo del commercio, ora non si dovrebbe partire da zero. Per seguire una progettazione così complessa servono persone e professionisti qualificati e per averle bisogna investire economicamente. Ma soprattutto, bisogna crederci in modo convinto coinvolgendo con proposte chiare i vari portatori di interesse. Sarebbe stato molto utile per Cervignano riuscire ad avere una buona contribuzione per migliorare il proprio arredo urbano, rendendo la città più accogliente e piacevole. Invece il poco tempo a disposizione per ragionare su qualsiasi progettualità, collegato al tempo sprecato in questi ultimi mesi per coinvolgere i diversi attori in gioco, rischia di far perdere un’occasione, sempre che di reale occasione si parli viste le poche risorse messe in campo dalla Regione”.