“Il ricordo e le rievocazioni sono parte del nostro essere, le nostre ferite sono le prove che abbiamo superato per diventare terra di pace, il sangue fraterno versato è monito che dal passato ci mostra gli errori da evitare nel presente e nel futuro. Il Giorno del Ricordo si avvicina annunciato dalla memoria di Porzus, e chiede di passare ai fatti. Dopo la pacificazione è tempo che i luoghi e la memoria di Porzus divengano simbolo e casa di un’Europa soggetto politico, esempio di pace e unità. I nostri padri hanno conosciuto il dramma dei confini e delle ideologie, che hanno intrappolato a lungo la dimensione di futuro che ora respiriamo”.
E’ la riflessione di Salvatore Spitaleri (Pd) in occasione dell’anniversario dell’eccidio di Malga Porzus, dove fra il 7 e il 18 febbraio 1945, diciassette partigiani della Brigata Osoppo furono uccisi dai Gap comunisti.
“Le tensioni all’oriente d’Europa – aggiunge Spitaleri – dove si stendono ancora cavalli di frisia, dove si ergono vecchi e nuovi muri, riguardano anche noi: il confine è solo spostato, ma le logiche rischiano di essere le stesse. Solo una dimensione politica europea può fare tacere bellicose manifestazioni di potere, nuovi autoritarismi e drammatiche indifferenze. Il malsano prevalere di ideologie e nazionalismi sulla dignità di persone e popoli – conclude l’esponente dem – richiedono costante esercizio e manutenzione, a rischio che la mala pianta risorga”.
La cerimonia commemorativa del 77° anniversario dell’eccidio delle malghe di Porzus avrà luogo domenica 13 febbraio con ritrovo alle 10 al Cimitero Comunale di Faedis dove una delegazione dell’APO si recherà sulla tomba di Franco Celledoni “Atteone”, patriota della Brigata Osoppo ucciso al Bosco Romagno, posando una corona d’alloro.
Alle 10:30, in piazza Pelizzo, sarà posata la corona al Monumento ai Caduti alla presenza del Sindaco di Faedis, Claudio Zani.
Alle 11, a Canebola, una corona d’alloro sarà posata al monumento ai caduti, mentre nella Chiesa Parrocchiale don Albino D’Orlando, Cappellano Militare, con la Corale Chej dai Sparcs di Tavagnacco, celebrerà una Santa messa. Alle 12:15 il corteo si recherà in pellegrinaggio alle malghe di Porzus per la posa di una corona d’alloro.