Dopo l’incontro con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il governatore Massimiliano Fedriga, esprimendo gratitudine per l’attenzione posta al problema del confine orientale, ha ribadito la sua posizione. “Non siamo disposti a mediare su come ridistruibuire i migranti o a dove individuare nuove strutture per la quarantena, perché secondo noi semplicemente non dobbiamo permettere gli ingressi irregolari nel territorio. E abbiamo chiesto un alleggerimento delle presenze, con trasferimenti in altre regioni, perché abbiamo già raggiunto quasi mille persone in più accolte rispetto allo scorso anno”.
“I sindaci hanno sottolineato l’emergenza minori non accompagnati, in termini di costi e problemi sanitari. Tra le proposte c’è anche quella di agire a livello normativo, distinguendo tra i minori non accompagnati presenti sul territorio e quelli entrati in modo irregolare. Alcuni primi cittadini di centrosinistra hanno parlato di accoglienza diffusa che per me è una follia, specie in questo momento”, ha detto Fedriga.
“Non è stata accolta la nostra richiesta di chiusura dei valichi minori, ma si è deciso di puntare su controlli rafforzati. Noi abbiamo messo a disposizione la tecnologia in dotazione alla Protezione civile”, ha detto Fedriga sottolineando che “la posizione della Regione è orientata alla collaborazione con il Governo, perché bisogna risolvere i problemi. Ma servono azioni concrete per impedire l’ingresso degli irregolari e vogliamo vedere i risultati, perché la situazione è insostenibile per la nostra comunità. Aspettiamo ancora un po’, ma poi la pazienza è finita… “.
“Se gli ingressi dovessero continuare non è da escludere che tutte le Regioni che condividono la stessa visione politica sul tema emanino un’ordinanza sul modello della Sicilia”, ha concluso Fedriga.