“È un progetto faraonico che non porterà alcun beneficio a Pontebba e al Tarvisiano. La Giunta regionale si fermi e investa su altri progetti che già ci sono per valorizzare invece la montagna friulana”. È la denuncia-appello che all’unisono hanno lanciato questa mattina il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e la consigliera regionale Barbara Zilli – entrambi Lega Nord – in riferimento al Progetto Pramollo, quello per cui la Regione ha accantonato 48 milioni, ma sul quale la Corte dei Conti ha messo alcuni punti di domanda. Una relazione, quella della Corte, che la settimana prossima sarà discussa in Consiglio regionale, occasione in cui Zilli “darà battaglia” alla maggioranza quando si arriverà alle pagine che analizzano l’investimento su Pramollo.
“La Provincia di Udine è sempre stata contraria a questo progetto, perché si tratta di investire risorse pubbliche regionali per far aumentare il turismo in Carinzia”, ha sottolineato il presidente Fontanini.
La posizione dei due esponenti della Lega – Zilli è stata eletta nel collegio della Carnia e Fontanini è cittadino onorario di Forni Avoltri – non si ferma però al “no”. C’è, infatti, anche una parte costruttiva nella loro presa di posizione.
“Quei 48 milioni che la Giunta ha impegnato per Nassfeld siano dirottati su altri progetti già pronti per rilanciare i poli sciistici regionali”, hanno affermato, portando ad esempio i progetti che sono stati presentati dal vice sindaco di Forni Avoltri, Manuele Ferrari, e dal sindaco di Forni di Sotto, Marco Lenna. Il primo ha illustrato il progetto per collegare con una pista lo Stadio di Biathlon di Piani di Luzza con il Monte Siera a Sappada, per un costo stimato di “15 milioni su un versante in cui la neve è assicurata e di lunga durata”; Lenna ha riproposto, invece, il progetto Mediana che era stato ideato e studiato da Promotur agli inizi del Duemila per collegare tutta la Val Tagliamento, la Val Degano con Sappada e Santo Stefano, “dando vita a uno dei più grandi poli sciistici d’Europa”.
Anche il Veneto nel 2008 ha ideato un simile progetto sul proprio versante, con punti di “perfetta integrazione con quello del Friuli Venezia Giulia”, ha sottolineato Lenna. In questo caso i costi complessivi sarebbero assai importanti, “circa 150-200 milioni”, ma “la copertura non dovrebbe arrivare dal pubblico, poiché il progetto aveva trovato l’interesse di importanti Fondi internazionali già all’epoca della sua prima presentazione”, ha concluso Lenna.