“La gente non è tornata al votare al ballottaggio e sono stato condizionato da tre bronchiti”: è il primo commento del sindaco uscente, Pietro Fontanini, che ha sottolineato che, nel secondo turno, ha raccolto tremila voti in meno rispetto a 15 giorni prima.
“Speravo in un riconoscimento dei cittadini per le tante opere e le tante realizzazioni fatte in questi cinque anni – ha aggiunto Fontanini – Ci aspettano cinque anni di opposizione. Lasciamo un Comune con i conti a posto. Mi auguro che la nuova amministrazione non stravolga il bilancio 2023, che abbiamo già ampiamente impostato”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Fontanini ha detto che fra le cose che non hanno funzionato “c’è stata forse, ma solo in parte, la raccolta dei rifiuti porta a porta” e i mass media “che ha detto – hanno evidenziato solo i problemi e non le tante cose fatte” dall’amministrazione comunale.
“Udine – ha detto ancora Fontanini – è una città orientata un po’ a sinistra. Il centrosinistra si è presentato compatto e speriamo che non faccia prevalere l’ideologia ma le cose concrete”.
Alla domanda se quello di Udine possa rappresentare il polo della sinistra per la riscossa, Fontanini ha risposto in maniera secca: “Mi sembra un’affermazione ambiziosa. Abbiamo appena votato per la Regione e la vittoria del centrodestra è stata assolutamente netta”
Fontanini, infine, ha ringraziato il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, il Ministro Matteo Salvini, i Presidenti leghisti delle Regioni e gli altri esponenti del centrodestra che – ha detto – hanno dato un grande appoggio alla mia candidatura e alla mia campagna elettorale”.
(Foto: archivio)