Forza Italia, dalla prossima settimana, raccoglierà le firme “per una giustizia più giusta”, ovvero per i sei quesiti referendari per una non più rinviabile riforma della giustizia. Lo ha annunciato la deputata Sandra Savino, coordinatrice regionale di Forza Italia, in una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il senatore Franco Dal Mas (componente della commissione Giustizia del Senato), il deputato Roberto Novelli e il capogruppo in consiglio comunale a Trieste Alberto Polacco. A loro si è unito, per un saluto, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Trieste, Alessandro Cuccagna.
“Prende il via la raccolta firme promossa dai Radicali con gli amici della Lega e dalla prossima settimana ne raccoglieremo anche noi – ha annunciato Savino -: non possiamo che rallegrarci di questa campagna, una presa di coscienza dei nostri alleati su questo fondamentale tema, sul quale lo stesso Salvini ha ringraziato il presidente Berlusconi per la sua battaglia di una vita. Questa raccolta firme sarà un segnale chiaro alla magistratura sulla necessità di alcune riforme necessarie alla ripresa e alla ripartenza del nostro Paese”.
Savino ha anche osservato che, dalle distorsioni della gestione della cosa pubblica derivanti anche dal correntismo della magistratura, “deriva persino la difficoltà a reperire persone che abbiano il coraggio a candidarsi sindaco: ormai è diffuso il timore di essere coinvolti in questioni che non hanno senso”.
“Il ministro Cartabia – ha osservato Dal Mas – ha impresso un’accelerazione sulle riforme: un upgrading è imposto dall’Unione Europea. Salvini, con i Radicali, abbandona una certa deriva, depositando in Cassazione sei quesiti che toccano la riforma della giustizia. È evidente che la commistione di carriere significa indossare, durante le partite, la maglia di una squadra e anche quella dell’arbitro. Inquirenti e giudici devono stare in due palazzi distinti. E sulla responsabilità civile dei magistrati, l’80 per cento degli Italiani si era già espresso con un referendum. Eppure – ha continuato il senatore forzista -, la magistratura ha spodestato la politica. Ci sono errori giudiziari e l’eccesso del ricorso alla custodia cautelare. La Severino è una legge che non sta né in cielo né in terra e va cancellata: la retroattività non ha alcun fondamento giuridico e confligge con la Costituzione in modo palese. A ciò è fondamentale aggiungere l’abolizione dell’obbligatorietà delle correnti del Csm”.
“Forza Italia – ha aggiunto Novelli – ha sempre sostenuto l’importanza di una magistratura giusta, anche considerando quanto accaduto al presidente Berlusconi. Un referendum non è mai contro qualcuno: sarà un grande caleidoscopio della volontà popolare, un bell’esercizio di democrazia”.
“Il correntismo emerso dalla cronaca con il caso Palamara – così Polacco – ha costituito una degenerazione, per come venivano gestite le carriere. La separazione delle carriere si basa su un principio di civiltà giuridica, per garantire un principio di parità tra accusa e difesa: nessuno vuole andare contro la magistratura”.