Oggi il Consiglio regionale ha voluto dare un segnale importante contro l’utilizzo di Ogm nel Friuli Venezia Giulia. L’Aula ha approvato a maggioranza il voto al Governo della Repubblica (a norma dell’art. 137 del regolamento interno del Consiglio regionale) presentato nei giorni scorsi dai consiglieri regionali M5S Frattolin, Bianchi, Dal Zovo, Sergo e Ussai.
Frattolin si deve tutelare la salute umana
«Con questo provvedimento straordinario impegniamo l’esecutivo nazionale a realizzare tutte le azioni possibili per procedere all’adozione della clausola di salvaguardia così come previsto dall’articolo 23 della direttiva 2001/18/CE – sostiene la consigliera regionale Eleonora Frattolin -. Una clausola di salvaguardia finalizzata a tutelare la salute umana, l’ambiente e il modello economico e sociale del settore agroalimentare italiano».
Bolzonello contro gli Ogm
“Sostengo le ragioni di un Friuli Venezia Giulia senza Ogm, perché questa scelta darebbe un sicuro vantaggio, basato sulle produzioni tipiche, alla nostra agricoltura”.
Lo ha detto il vicepresidente e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, intervenendo oggi in Consiglio regionale in occasione del dibattito su una mozione e su una proposta di voto al governo nazionale, presentate rispettivamente dai gruppi Sel e M5S, con le quali si chiede il divieto di coltivazione di Ogm (Organismi geneticamente modificati).
In occasione del dibattito, l’assessore Bolzonello ha anche annunciato che fra una ventina di giorni saranno pronte, e saranno illustrate nella commissione consiliare competente, le norme regionali di coesistenza fra coltivazioni Ogm e tradizionali, che salvaguarderanno “anche coloro che la pensano diversamente, perché questo prevedono le regole dell’Unione europea”.
Shaurli: una regione Ogm Free che valorizzi i prodotti autoctoni
Non una scelta ideologica, ma una politica agricola che salvaguardi i prodotti tipici. Sulla questione Ogm, la scelta del Partito democratico è netta: una regione Ogm Free che valorizzi i prodotti autoctoni. Ed è il capogruppo del Partito democratico, Cristiano Shaurli ad annunciare in Consiglio la linea scelta. «Dobbiamo tutelare e promuovere le nostre biodiversità – ha detto Shaurli nel suo intervento in aula – e non affermare una scelta ideologica. La nostra, infatti, è una posizione che riguarda le linee di una precisa politica agricola volta a valorizzare le nostre culture. Il nostro obiettivo – ha continuato – non deve essere quello di contrastare i colossi alimentari, ma intraprendere tutte le iniziative utili alla promozione dei nostri prodotti locali che esprimono la tipicità del territorio». Con queste motivazioni il Pd ha dunque approvato la mozione che introduce le “Iniziative urgenti per tutelare l’ambiente e le coltivazioni tradizionali e biologiche dai pericoli derivanti dalla coltivazione di Organismi geneticamente modificati sul territorio regionale”.
Gratton: “La Regione Friuli Venezia Giulia ha fatto un chiaro passo avanti “
“La Regione Friuli Venezia Giulia ha fatto un chiaro passo avanti nella direzione dell’OGM free”.
Questo è quanto afferma il consigliere di Sinistra Ecologia Libertà Alessio Gratton, primo firmatario della mozione presentata oggi in aula con cui si impegna la Giunta ad emanare – nel più breve tempo possibile – un provvedimento che escluda la semina e l’utilizzo delle coltivazioni del mais transgenico MON e ad attuare, nell’ambito delle proprie competenze, l’attività necessaria al rispetto dell’obbligo di tracciabilità dei prodotti contenenti OGM.
“La volontà che traspare è quella di fare definitivamente chiarezza anche per evitare che il Friuli Venezia Giulia diventi una testa di ponte per le multinazionali degli OGM”.
“Vogliamo ribadire – continua il consigliere di SEL – i principi che sono alla base del nostro agire politico: la necessità di garantire la sicurezza alimentare, di preservare il nostro spazio naturale e le sue preziose risorse, di incentivare l’adozione di pratiche colturali sostenibili e rispettose dell’ambiente, di tutelare la natura e salvaguardare la biodiversità. Mettere a repentaglio le colture tradizionali e biologiche significa – aspetto non marginale vista la crisi che stiamo attraversando – creare un ingente danno alla filiera agroalimentare del Friuli Venezia Giulia e quindi alla nostra economia”.
“Apprendiamo con favore – conclude Gratton – la notizia da parte dell’Assessore Bolzonello che entro una ventina di giorni sarà emanato il regolamento che auspichiamo vada nella direzione OGM free e la relativa attivazione dei tavoli di concertazione stato-regione e parti sociali (associazioni di categoria e ambientaliste) che portino all’approvazione di strumenti normativi che prevedano il bando definitivo della coltivazione OGM su tutto il territorio nazionale, applicando pienamente come fatto in altri Paesi europei, il principio di precauzione e la clausola di salvaguardia”.