“È necessario che in Italia si comprenda il significato del regionalsimo quale caposaldo della relazione tra centro e periferia: sì a una rivistazione, ma non abbandonandolo – ha affermato il presidente della V Commissione, Vincenzo Martines -. Mi rivolgo alla presidente Serracchiani dicendo che ti consegnamo una mozione e due ordini del giorno perchè il Friuli Venezia Giulia possa esercitare un ruolo di primo piano e non venga mortificato il regionalismo e la sussidiarità. Non vogliamo difendere posizioni di rendita, ma essere protagonisti di questa stagione di indifferibili riforme senza rinunciare ai principi europei – ha avvertito Martines ricordando l’affermazione del presidente del Consiglio Renzi nel discorso ai rami del Parlamento, circa il cambiamento di clima verso le Regioni.
“Riteniamo perciò – ha concluso il presidente della V Commissione – che il Friuli Venezia Giulia debba essere il capofila di una necessaria riforma. In merito abbiamo molte cose da dire”.
La mozione
La mozione contenente le linee di indirizzo politico alla componente regionale della Commissione paritetica Stato/Regione, dopo l’iter in V Commissione allargata ai presidenti di tutti i Gruppi consiliari, è stata illustrata all’Aula dal presidente della V, Vincenzo Martines (PD), che per primo la firma assieme a Cristiano Shaurli (PD), Riccardo Riccardi (FI), Alessandro Colautti (NDC), Roberto Revelant (AR), Pietro Paviotti ed Emiliano Edera (Citt), Giulio Lauri (SEL), Mara Piccin (LN), Elena Bianchi (M5S); una mancante la firma di Renzo Tondo, del gruppo Misto, in questi giorni assente.
Nel presentare i contenuti, Martines ha messo in evidenza gli aspetti generali e ha sottolineato che “il dibattito sviluppato intorno al tema della Paritetica si è spinto oltre, è stato ampio e convergente, per un impegno reciproco, data la stagione di riforme che stiamo vivendo”.
Tre capisaldi prioritari
Un documento – ha spiegato Martines – presentato a larghissima maggioranza al quale si sono aggiunti, come parte integrante, due ordini del giorno di natura squisitamente politica: il primo dibattuto all’interno della V Commissione e condiviso; il secondo di recepimento dei contenuti del documento dell’Assemblena plenaria della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome, (stilato a Roma lo scorso 20 febbraio), con il quale ribadiscono la necessità delle riforme mantenendo come base il regionalismo.
“Due ordini del giorno politici – ha insistito Martines – che fanno parte integrante del ragionamento sviluppato. Il contesto impone un approfondimento sulla specialità e sulle riforme di Titolo V, Senato, regionalismo e sussidiarietà, tenedoci legati ai principi europei che tengono insieme centro e periferia: principi di cui non si può fare a meno”.
Tornando ai contenuti del documento di indirizzo, Martines ha sottolineato come la stesura adottata sia un po’ diversa rispetto al passato.
“Oltre a essere recepite le indicazioni tecniche fornite dalla Giunta – ha detto ancora Martines – abbiamo voluto indicare in tre punti i capisaldi prioritari – le relazioni tra il Consiglio regionale e la componente regionale della Commissione paritetica; le relazioni finanziarie Stato/Regione; le relazioni con l’Unione europea e internazionali – sottintendendo una rivisitazione dell’accordo statutario tra Stato e Regione ‘mettendo le carte sul tavolo’. Questa espressione è una delle formule pronunciate in Commissione per chiarire in cosa consiste, e può consistere, la specialità anche in termini di risparmio per lo Stato.
Le linee guida
Le linee di indirizzo politico alla componente regionale della Commissione paritetica Stato/Regione per le norme di attuazione della Statuto di autonomia del Friuli Venezia Giulia, oltre a indicare i tre capisaldi (le relazioni tra Consiglio regionale e componente regionale della Paritetica, le relazioni finanziarie Stato/Regione e le relazioni con l’Ue e internazionali) contengono in maniera dettagliata e approfondita gli indirizzi specifici nei singoli settori: federalismo demaniale; Enti locali; lavoro e ammortizzatori sociali; lingue minoritarie; beni ambientali e culturali; istruzione; università; sanità; demanio idrico; viabilità; Porto di Monfalcone; Foresta di Tarvisio; edilizia in zone sismiche; statistica, giustizia di pace; Camere di commercio; grandi derivazioni idriche.
Colautti : nuova partita per la tutela della specialità
“Con l’impegno di tutte le forze politiche ci apprestiamo a giocare una partita a tutela della nostra specialità che ci vede tutti uniti. I documenti che sono stati prodotti, al termine di un lavoro dove le differenze sono state messe fuori dalla porta, mi convince che in Friuli Venezia Giulia il valore della specialità è ancora più sentito di quello che si può pensare”.
Lo ha sostenuto in Aula il capogruppo del Nuovo Centrodestra in Consiglio regionale Alessandro Colautti durante i lavori in cui sono state indicate le linee di indirizzo politico alla componente regionale della Commissione paritetica Stato/Regione.
Sintesi tra tutte le forze politiche
“Aver trovato la sintesi tra tutte le forze politiche è un dato che dà ancora più valore a quest’Aula, soprattutto in un momento in cui è avvenuto un fatto gravissimo. Le recenti sentenze della Corte costituzionale sono un attentato alla nostra autonomia, poiché non sono solo una semplice contrapposizione tra il Friuli Venezia Giulia e lo Stato come può sembrare a prima vista, ma in realtà stravolgono con l’inversione dell’onore della prova un principio giuridico (autonomia statutaria) in un elemento fattuale. Come diceva Sciascia, le parole sono pietre”.
“I Gruppi consiliari, insieme, hanno voluto dare una forza straordinaria alla presidente Serracchiani in questa battaglia difficilissima. La discussione sulla nostra autonomia si va a incardinare nell’ambito delle riforme istituzionali a livello nazionale ed è in questo spazio che la nostra autonomia ne deve uscire rafforzata. Dal punto di vista economico – conclude Colautti – c’è un altro tema importante, che è quello dell’internazionalizzazione, che non deve essere ridotto a un gap finanziario, ma che deve essere ripotenziato su tutte le politiche economiche. Dopo questa giornata saremmo più forti per accompagnare la Regione su questo percorso”.
Dipiazza: Fvg esempio nel mondo
“Portiamo a esempio la nostra specialità, la specialità di un popolo che si è distinto nel mondo”. Roberto Dipiazza, capogruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio regionale, è intervenuto nel corso della discussione della mozione che assegna le linee di indirizzo politico alla componente regionale della Commissione paritetica Stato/Regione.
“Siamo una regione al centro di confini importanti, abbiamo una storia importante e ci caratterizziamo per l’integrazione di minoranze che sono un nostro valore aggiunto. Abbiamo saputo dare l’esempio, anche con il terremoto, di come la specialità può essere virtuosa e responsabile”.
“L’auspicio – ha concluso Dipiazza – è raccontare e far vedere qual è il nostro modello di specialità, che invece di essere attaccato dovrebbe essere preso a esempio ed esportato”.