“L’agenda è vuota, i problemi da risolvere molti e il centrodestra, dopo le battute sulle ferie, sembra ancora immerso nelle vacanze agostane. Noi restiamo in attesa delle proposte sui temi fondamentali, più volte annunciati e mai visti in concreto, come l’economia, la sanità e gli enti locali”. A dirlo sono i consiglieri regionali del Pd che ieri si sono confrontanti in una riunione di gruppo nella sede della Regione di Udine.
“Abbiamo ascoltato a lungo gli annunci di riforme e interventi su varie materie, poi gli attacchi sulle ferie con la sfida a lavorare in pieno agosto. Ma di risultati concreti se ne vedono ben pochi e anche ieri, di leghisti in giro non se ne sono visti molti” attaccano i consiglieri dem.
Secondo il capogruppo Sergio Bolzonello “le preoccupazioni partono dalla situazione di stagnazione economica del Paese. Oggi, l’allarme arriva dal presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, che conferma che ci sono segnali che arrivano dalla produzione industriale, piuttosto che dal Pil, che vanno nella direzione di una stagnazione. Questo conferma che su temi come export e manifatturiero serve una risposta pronta anche nella nostra regione. Non si vive di solo turismo, dove peraltro risulta un calo, ma sono necessarie contromanovre e auspichiamo di vederle presto. Anche al comparto dell’artigianato, che con la forte emorragia di imprese, è necessario dare un segnale. Ora che anche i vertici delle direzioni sono stati cambiati, attendiamo di vedere quali saranno le soluzioni per un sistema che, rispetto ai numeri dei cinque anni precedenti, sta regredendo”.
Tra le problematiche segnalate dai dem c’è anche la sanità: “Da tempo Lega e centrodestra in generale giocano alle tre carte con i numeri della Sanità – sostiene Mariagrazia Santoro – per nascondere tutto quello che serve e che non hanno fatto. Ci sono diverse questioni rilevanti sulle quali servono risposte: i conti sono peggiorati, con i bilanci delle aziende in deficit, la situazione incerta della dirigenza che ha la forte responsabilità di guida del sistema. E poi non ci convince affatto la riorganizzazione della rete ospedaliera, a partire dallo spostamento dei punti nascita. Su molte cose serve un chiarimento, per questo abbiamo chiesto la convocazione della commissione per audire presidente e assessore competente”.
Proprio sui lavori della commissione, Diego Moretti sottolinea che “le audizioni sono ferme da mesi, come quella in seconda sulle attività produttive o in quarta sulla centrale A2a di Monfalcone”. Infine, un nodo da sciogliere è quello degli enti locali: “Della riforma non abbiamo notizie – sostiene Franco Iacop – non c’è alcuna ipotesi concreta sulla riorganizzazione post Uti. Resta ancora sullo sfondo l’annuncio della riedizione delle Province, proprio quando emergono dati dai quali si desume un’effettivo risparmio nella abolizione dell’ente intermedio. Riteniamo quanto mai opportuna una riflessione e un confronto autentico, privo di pregiudizi a differenza di come, finora, si è articolato il dibattito”.
La replica del gruppo della Lega
“Dovrebbe apparire superfluo, ma non lo è, ricordare agli esponenti del Pd regionale che noi siamo chiamati, soprattutto in tema di sanità ed enti locali, a ricostruire il sistema dalle fondamenta, dopo che il loro passaggio riformatore ha demolito le solide e consolidate certezze che caratterizzavano il Friuli Venezia Giulia. Lo stesso fatto che oggi siano proprio loro a sollecitare le riforme della sanità e delle autonomie locali testimonia il riconoscimento di un fallimento politico. Se invece di mandare comunicati stampa a casaccio, provassero a perseguire politiche più costruttive, probabilmente, ne guadagneremmo tutti”. Rispondono così gli esponenti del Gruppo Lega alle dichiarazioni rilasciate dagli esponenti del Partito Democratico Regionale.
“Il Pd parla di riforma degli enti locali – dichiara il Presidente della V Commissione Diego Bernardis – ma evidentemente non ricorda il fallimento delle Uti, che hanno creato uno sciagurato unicum a livello nazionale e che adesso dobbiamo fronteggiare con le tempistiche e le procedure che richiede la prassi. Comunque, dopo cinque anni di disastri targati Pd, in cui i territori sono stati umiliati, depredati e utilizzati come merce di scambio per tornaconti partitici, mi chiedo con che faccia abbiano il coraggio di elargire lezioni di vita non richieste. Noi siamo al lavoro per restituire dignità ai territori, partendo dalla necessità di tornare ad una rappresentatività istituzionale elettiva e ad un’autonomia amministrativa capace di rispondere efficacemente alle diverse necessità del nostro territorio”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, che richiama alla memoria la “cattiva riforma della sanità che Serracchiani e company imposero senza il dovuto ascolto, con effetti negativi sui nostri territori. Il centrodestra, invece, ha già avviato, attraverso la riorganizzazione delle aziende sanitarie, una riforma del sistema che procede in direzione di garantire più servizi e maggiore qualità, rispondendo alle reali esigenze dei cittadini. Per quanto riguarda le scelte operative che sono state fatte sul punto nascita di Latisana – conclude Bordin – le pretestuose polemiche del Pd le rispedisco al mittente. Noi abbiamo avuto il coraggio di decidere e di farlo razionalmente e oggettivamente nell’ottica di specializzare e potenziare entrambe gli ospedali. Tra l’altro i dati numerici dei parti a Latisana sono assolutamente confortanti”.
“Per quanto concerne il sistema produttivo della nostra regione – chiosa il consigliere Elia Miani – è chiaro che bisognerebbe ragionare in un’ottica complessiva, consapevoli del fatto che la crisi economica non riguarda solamente l’Italia ma tutti i paesi europei, anche quelli più forti come la Germania. In ogni caso, da parte nostra non è mancato e non mancherà l’impegno, infatti sono tante le misure adottate in questo primo anno di legislatura, centinaia di milioni di investimenti pubblici, anche con ricorso all’indebitamento, l’abbassamento della pressione fiscale, i nuovi patti finanziari con lo Stato che siamo riusciti a portare a casa grazie al lavoro del Presidente Fedriga e che ci permetteranno, nella prossima legge di bilancio di intervenire in modo ancora più deciso”.