Prima la diga del Vajont ed Erto vecchia, poi lo stabilimento della Dolomia di Cimolais, infine le rive del lago di Barcis intasate di legname e ghiaia. E’ stata una mattinata intensa quella di oggi per il sottosegretario all’Ambiente, Vannia Gava, in visita in Valcellina.
Il sopralluogo giunge a qualche mese da una prima ispezione nell’immediatezza della tempesta che il 30 ottobre scorso sconvolse il Nordest. Per l’occasione l’esponente della Lega era accompagnata dall’assessore regionale Stefano Zannier. “Vedere opere già riparate e ruspe al lavoro ti riempie il cuore di orgoglio perché questo è il Friuli Venezia Giulia”, ha detto la Gava salutando i sindaci dei Comuni valcellinesi e i rappresentanti del Parco naturale delle Dolomiti friulane.
“Il governatore Massimiliano Fedriga e il suo vice Riccardo Riccardi meritano un plauso pubblico per il lavoro che la Regione ha già eseguito. Il Governo nazionale sarà vicino a queste amministrazioni nel rilancio del turismo e dell’economia perché la montagna deve godere di servizi se vuole sopravvivere. Non possiamo sperare che imprenditori e famiglie investano nelle terre periferiche senza un sostegno diretto in fatto di servizi. Dolomia è una realtà produttiva che ci dimostra come queste zone abbiano tutte le carte in regola per sognare in grande”.
Dopo aver ricordato i 377 milioni di euro già stanziati da Roma per l’emergenza maltempo in Friuli Venezia Giulia, Gava e Zannier hanno sostato in raccoglimento alla diga del Vajont. “Un monumento di ingegneria che deve restare a monito per le future generazioni perché spesso un progetto è utile e indispensabile ma non può trovare concretezza in certi luoghi se non a costo di tragedie e sofferenze”, ha concluso Gava.