C’è anche Ronchi dei Legionari, seconda con 25,5 punti alle spalle di Gorizia che ne ha ottenuti 28, tra le municipalità che sono state premiate da uno speciale concorso indetto da Aiccre, associazione italiana per il consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa per favorire i gemellaggi internazionali.
Ronchi dei Legionari sarà premiata assieme a Codroipo, Sacile, Spilimbergo, Tricesimo, San Lorenzo Isontino e Farra d’Isonzo. Un riconoscimento ad un’attività che resiste all’usura del tempo e che ha una lunga storia alle sue spalle.
Nel 2019, ricordiamolo, il sindaco, Livio Vecchiet ed i suoi colleghi, hanno ripetuto il gesto che, il 25 aprile del 1968, fecero gli allora sindaci di Ronchi dei Legionari, Umberto Blasutti e di Metlika, Peter Vuicic. E che, il 17 agosto 1969, vide protagonisti lo stesso primo cttadino ronchese e quello di Wagna, Franz Trampus. E’ il 1968 quando la giunta retta allora dal sindaco Umberto Blasutti, decise di stipulare un atto pubblico d’amicizia con il Comune di Metlika, all’allora parte della ex – Jugoslavia, a ricordo dei tragici fatti accaduti durante la seconda guerra mondiale. Ugualmente non poteva essere dimenticato il Comune di Wagna: sconosciuto a tanti, divenne famoso il 22 maggio 1915.
Pochi giorni prima dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, il governo austriaco impose ai ronchesi di partire. In centinaia furono caricati sui carri ferroviari e deportati in Stiria, nella zona di Wagna/Leibnitz, nel campo profughi che accolse quasi ventimila persone. Partendo da queste tragedie, da questa storia comune, gli amministratori costruirono con lungimiranza, assieme agli amici sloveni e austriaci, un’amicizia che dura da molti anni, dimostrandosi precursori di quell’idea di Europa che ha permesso di stemperare le tensioni, abbattere i confini e ridurre le distanze.
Quest’amicizia ha consentito alla città di ricevere riconoscimenti e premi tra i più prestigiosi dell’Unione Europea: il “Diploma d’Onore nel 1993, la “Bandiera d’Europa” nel 1994 e la “Targa d’Onore” del Consiglio d’Europa nell’agosto 1998. “Oltre cinquan’anni di gemellaggio – ha detto Vecchiet – sono un bagaglio importante. Il lavoro di molti ha permesso la nascita di rapporti d’amicizia tra associazioni sportive e bande cittadine, lo scambio di esperienze tra nuclei di protezione civile e scambi culturali. Un elenco infinito di iniziative che si rinnovano tutti gli anni e che hanno trovato un naturale sviluppo nelle attività rivolte ai giovani. Un accordo che resiste all’usura del tempo, grazie all’impegno ed alla passione che, in questo lasso di tempo, ci hanno messo le amministrazioni comunali, ma anche le associazioni e le famiglie”.