“Fa sorridere il tentativo di nascondere le sue responsabilità portato avanti dal sindaco Honsell dopo la pubblicazione della sentenza del Tar che ha definito un atto “chiaramente contrario alla legge” la trascrizione nell’anagrafe del matrimonio omosessuale tra due donne da lui effettuata – afferma il deputato friulano Gian Luigi Gigli, capogruppo di ‘Per l’Italia-Centro Democratico’ in commissione Affari costituzionali della Camera -. Appare addirittura ridicolo se nella stessa sentenza del Tar si legge poi che “nel quadro costituzionale della divisione dei poteri spetta unicamente al Parlamento sovrano decidere con legge il riconoscimento nel nostro ordinamento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso nonché il livello di tale riconoscimento”, mentre non spetta al sindaco, “procedere in via surrettizia o suppletiva a tale riconoscimento, perché ciò costituirebbe un evidente vulnus al sistema democratico nel suo insieme”.
Due giorni fa il Governo Renzi ha provveduto a sanare un analogo vulnus riguardante la legge Fvg sulle Dat, con buona pace del vice segretario del PD – conclude Giglia -. Quanto dovremo attendere perché il Tribunale di Udine si faccia carico di sanare il vulnus per il sistema democratico costituito dalle iniziative di Honsell?”.
Gigli attacca Honsell
Il deputato friulano, capogruppo di 'Per l'Italia-Centro Democratico', contro il sindaco di Udine dopo il pronunciamento del tar sui matrimoni gay
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