In questi giorni di acceso dibattito sul tema della prescrizione e della riforma della Giustizia, emerge, anche in Fvg, il problema della cronica carenza di personale amministrativo negli uffici giudiziari. Un tema sul quale da mesi il Gruppo scorrimento graduatoria idonei assistenti giudiziari sta portando avanti una battaglia per chiedere di accelerare le nuove assunzioni.
“Procede incredibilmente a rilento il piano ‘mai visto prima’ di assunzioni promosso dal guardasigilli Alfonso Bonafede e volto a mitigare con 8.000 nuovi ingressi – da implementarsi nel triennio a venire – la gravissima carenza di personale amministrativo (circa 9.000 ammanchi a oggi) che il comparto giustizia vive dopo anni di tagli lineari, blocco del turnover e dei concorsi”, spiegano dal gruppo.
“Lo scorrimento totale della nostra graduatoria – scaturita a seguito del concorso, il primo dopo venti anni, bandito nel 2016 dal Ministero della Giustizia per 800 posti per il profilo di assistente giudiziario e costato ai contribuenti italiani ben 4 milioni e mezzo di euro – pur essendo stato integralmente finanziato, procede al rallentatore perché si sta seguendo il principio di assumere secondo il concetto della dotazione organica, ormai in verità superato dalla “riforma Madia”, che introduce il criterio del fabbisogno: sarebbe sufficiente procedere alle rimodulazioni delle piante organiche in base al fabbisogno degli uffici giudiziari e in coerenza con il Piano Triennale di Fabbisogno del Personale 2019 – 2021 aumentando così il numero di unità dei profili strategici, come appunto quello dell’assistente giudiziario, che può affiancare il giudice in udienza ed è qualificato alla gestione delle procedure informatizzate di nuova generazione, come il Processo Civile Telematico”, spiegano ancora dal coordinamento degli assistenti giudiziari.
“Non ci risulta purtroppo che l’Amministrazione stia operando in questo senso, anzi, stando alle ultime dichiarazioni del Ministro Bonafede, rilasciate in audizione alle commissioni giustizia di Camera e Senato, l’intenzione è quella di fare del mero turnover, andando a coprire cioè le cessazioni che ci saranno in futuro. Non potrebbero esserci, quindi, assunzioni per profili diversi da quello dell’assistente giudiziario prima del prossimo autunno, mentre quella che si andrà a creare nei prossimi mesi negli uffici giudiziari sarà una vera e propria emorragia, anche per effetto di quota 100”.
“In altri termini, mentre il Paese combatte la sua battaglia per la ‘giustizia giusta’ e mentre si continua a morire per ‘mala giustizia’, gli idonei in graduatoria tardano a essere chiamati: riteniamo ormai improcrastinabile dover fornire alla Giustizia strumenti adeguati per essere in grado, da subito, di smaltire gli arretrati e affrontare le prossime riforme. Lanciamo pertanto un appello ai gruppi parlamentari e alle forze politiche affinché si facciano promotori di un emendamento, già redatto, volto ad assumere in soprannumero gli idonei assistenti giudiziari rimasti in graduatoria, nel tentativo di porre un freno all’emorragia che si avrà nei prossimi mesi per effetto delle cessazioni in tutto il dipartimento, laddove l’amministrazione non potrà provvedere ad assunzioni a esito dei concorsi banditi o da bandire prima del prossimo autunno”.
“Registriamo, inoltre, come la Legge di Bilancio 2020 appena approvata alla Camera vada a penalizzare inspiegabilmente le graduatorie approvate nell’ultimo triennio 2017, riducendone illegittimamente la validità al di sotto del triennio. La graduatoria in oggetto rischierebbe così di scadere anzitempo, il 30 settembre 2020, con il pericolo di lasciare paradossalmente fuori idonei non assunti, in spregio alla precedente proroga fissata al 31 marzo 2021 fissata dalla Legge di Bilancio 2019”, conclude il Gruppo scorrimento graduatoria idonei assistenti giudiziari.