Non si placano le polemiche dopo la scelta di Gorizia come ‘borgo dei borghi’ Fvg nel riparto dei fondi per l’attrattività, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A dare nuovo fuoco alle polveri, l’interrogazione di ieri in Consiglio regionale nella quale Sergio Bolzonello (Pd) chiedeva contro dei criteri di valutazione adottati dalla Giunta.
“Non bastavano i tanti autogol del Pd nel corso di questi ultimi cinque anni. La sintesi a questo ragionamento può benissimo essere rappresentata nello psicodramma politico che sta avvenendo tra di loro per trovare un candidato sindaco da sacrificare alle prossime elezioni comunali che avranno luogo a Gorizia”, questo il commento di Fabrizio Oreti, Assessore alla Cultura ed allo Sviluppo Turistico della giunta Ziberna.
“In questo quadro disastroso ci mancava anche il consigliere regionale Sergio Bolzonello, candidato del Pd alle precedenti elezioni regionali in contrapposizione con l’attuale Presidente Fedriga. Bolzonello, leader della sinistra in Regione, con la silente complicità della sinistra goriziana, ha cercato di mettere in discussione i 20 milioni di euro del Bando Borghi assegnati a Gorizia a seguito di pareri tecnici espressi da una commissione. Pertanto, stiamo parlando di un progetto vincente che ha meritato di essere preso in considerazione. Contrariamente a questo, Bolzonello ha presentato in Consiglio regionale un’interrogazione per chiedere spiegazioni sui criteri di valutazione che hanno portato i 20 milioni di euro del bando a favore dell’area del Castello e delle zone ai piedi del borgo. Forse ha intenzione di portare a termine il lavoro messo in campo su Gorizia dall’ex governatrice Serracchiani che nel suo mandato ha letteralmente messo in ginocchio la città?”, continua Oreti.
“Sono queste le risposte che dovrebbe fornire il Segreterio comunale Dem, Franco Perazza, visto che nei giorni scorsi ha avuto il coraggio di parlare delle loro innumerevoli proposte portate avanti per la città. Nel merito, mi permetto di ricordargli alcune perle tipo quella del suo capogruppo che chiedeva le mie dimissioni perché voleva far candidare Gorizia a capitale italiana della cultura affossando così quella che oggi è la capitale europea della cultura. Purtroppo questo è stato il tenore della loro opposizione in aula. Il PD, ancora una volta, dimostra di non avere le idee chiare sulla capitale della cultura e sulla grande occasione centrata e continua a tirare fuori sterili “campanilismi” che sono decaduti nel momento in cui abbiamo ottenuto una visibilità internazionale che avrà una ricaduta importante a favore di tutta la Regione”.
“Mi sento, però, di rincuorare la sinistra perché c’è sintonia totale tra Comune e Regione, lavoriamo in tandem per la crescita del territorio e di tutta la Regione per ottimizzare al meglio una occasione che sarà certamente volano economico e vogliamo che fornisca frutti anche oltre il 2025. Finalmente abbiamo un rapporto quotidiano con la Regione. Stanno arrivando leggi ad hoc per la città come “Gorizia25” a dimostrazione che il Presidente Fedriga e l’Assessore Regionale Gibelli hanno sempre creduto in noi a differenza di quanto avvenuto con la giunta regionale precedente a guida Pd dell’ex governatrice Serracchiani dove la città non è mai stata considerata. L’interrogativo più grande resta però sempre lo stesso: come mai il PD continua a voler penalizzare Gorizia? Come mai dopo l’attacco su Gorizia del Consigliere Regionale Bolzonello i Dem locali sono in rigoroso silenzio? Tra il candidato Sindaco ancora mancante e l’attacco sui 20 milioni – conclude Oreti – direi un bruttissimo modo per presentarsi, tra tre mesi, davanti al giudizio dei cittadini”.
“La scelta del tutto legittima di investire 20 milioni previsti dal “bando per la rigenerazione dei borghi a rischio” su Gorizia, puntando a Gorizia capitale della cultura europea 2025, non è affatto messa in discussione. Quello che crea perplessità, non solo nostre ma di molti che hanno analizzato il bando, è la modalità di selezione e la reazione del sindaco Ziberna dimostra quanto abbia sbagliato il tiro nella sua reazione”, replicano Bolzonello (Pd) e il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti.
“Alla Giunta Ziberna dico con estrema chiarezza che ha sbagliato toni e contenuti rispetto all’interrogazione presentata in Consiglio regionale. La finalità infatti non era quella di mettere in discussione la decisione della Giunta regionale di destinare i venti milioni di euro a Gorizia, ma la richiesta di chiarimenti sulle modalità con cui è avvenuta questa selezione. Perplessità che restano in particolare a fronte della risposta che ha dato l’assessore regionale alla Cultura, Gibelli, pur nella consapevolezza della legittimità dello svolgimento del bando”.
Il tema, continua Bolzonello, “rimane quello di bandi con parametri che portano a una restrizione importante del perimetro di gioco. Se la scelta doveva essere fatta su Gorizia, cosa che personalmente condivido visto la grande operazione in atto con GO2025!, l’indirizzo dei fondi andava concretizzato in modo molto diverso dichiarando immediatamente il destinatario degli stessi”.
Inoltre, aggiunge il capogruppo Moretti, “il sindaco di Gorizia, con le sue dichiarazioni, conferma di avere la coda di paglia e di non avere nemmeno letto l’interrogazione di Bolzonello. Le reazioni dei Comuni esclusi confermano la leggerezza di un bando, fatto quasi ad personam. Queste importanti risorse nazionali non possono essere oggetto di rivendicazioni territoriali, ma volàno per sviluppo economico. Non è il tempo delle bandierine ne di reazioni inutilmente isteriche o bambinesche”.