È empasse in consiglio comunale a Gorizia per il futuro dell’aeroporto Amedeo Duca d’Aosta. Martedì, nella prima seduta, è mancato il numero legale e oggi è prevista una nuova riunione consiliare. Ma i tempi sono molto stretti: il piano industriale di ristrutturazione 2019-2023 deve essere approvato entro venerdì o, al massimo, sabato.
Si tratta di un’iniziezione di 600mila euro alla Consortile, che porterebbe un po’ di respiro alla società. D’altro canto, lo scalo isontino può vantare circa 150 ettari, suddivisi tra le amministrazioni di Gorizia e Savogna d’Isonzo, ed è uno tra i migliori della rete delle aviosuperfici regionali.
“Ho fatto un appello a maggioranza e opposizione” sottolinea il sindaco Rodolfo Ziberna. “Per noi l’aeroporto è un asset di sviluppo fondamentale anche se nell’ultimo periodo ha avuto una storia piuttosto travagliata, con alti e bassi”.
La votazione spacca la maggioranza, con alcuni malumori tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e Progetto Fvg. “Si tratta dell’ultima chance concessa a chi vuole lavorare con l’aeroporto e per l’aeroporto”, chiosa Fabio Gentile, capogruppo di Forza Italia. “Certo è che pensare di reggere solatnto con i voli e un bar ristorante è pura utopia”.