“È la Lega il partito più attaccato alle poltrone, a quelle del Governo per la precisione: lo provano i giri di valzer e gli espliciti ammiccamenti di Salvini ai 5Stelle ancora in queste ore. La Lega chiede il voto a forza di urla ma sottovoce implora i 5Stelle di riprenderlo nel talamo e, soprattutto, in sala da pranzo”. Lo afferma la senatrice Tatjana Rojc, replicando al presidente del Fvg Massimiliano Fedriga, il quale al Meeting di Rimini ha detto che un eventuale accordo Pd-M5S servirebbe a “garantire una poltrona ai parlamentari che rischiano di non essere eletti”.
Per Rojc “è bizzarra questa Lega che, dopo aver fatto saltare il Governo in cui spadroneggiava, sarebbe pronta a cambiare idea, forse non per nobilissimi ideali. È una disponibilità tutt’oggi in vigore, a sentire le affermazioni di esponenti del Carroccio vicini a Salvini”.
“Dopo gli errori di Salvini, a cascata inizia a scricchiolare la credibilità politica di chi sta ai ranghi inferiori. Fedriga in questi mesi non ha fatto niente per la Regione ma solo da pappagallo al suo “invincibile” capo e ora è così spiazzato da minacciare anche lui la fuga. In questo contesto l’inesistente centrodestra di quest’anno e mezzo prova a rialzare la testa”. A dirlo è il segretario Pd Fvg, Cristiano Shaurli commentando la situazione politica in Fvg a seguito della crisi di Governo. “Nonostante Salvini avesse promesso cinque anni di governo, dopo un anno la Lega non è più in grado di gestire un Paese come l’Italia, non dà più le carte e gli equilibri possono cambiare anche nella nostra regione dove Fedriga non ha mai dimostrato alcuna autonomia dal suo capitano. Degli interrogativi sorgono spontanei: chissà se la parte moderata della maggioranza vorrà finalmente almeno diritto di cittadinanza politica all’interno del governo regionale o si accontenterà di qualche poltrona in Cda e partecipate”.