“I rappresentanti provinciali e regionali di Fratelli d’Italia, anziché chiedere le dimissioni di Linda Tomasinsig attraverso un’annunciata e prossima raccolta di firme, avrebbero fatto meglio a presentarsi alle elezioni del 2019 a Gradisca, ma evidentemente è mancato loro il coraggio di rischiare, cosa che in politica è all’ordine del giorno. Questa sarebbe stata l’unica cartina di tornasole del consenso a livello locale”. Lo afferma il segretario provinciale del Pd Diego Moretti all’indomani della raccolta di firme promossa da FDI per chiedere le dimissioni della sindaca Linda Tomasinsig.
“Quella su Gradisca, a fronte di una situazione molto complessa, quella della scuola – continua Moretti – è un’operazione di sciacallaggio politico inutile. Fratelli d’Italia pensi invece – ad esempio in Regione, dove conta un assessore e tre consiglieri – a dare una mano concreta alla città e ai suoi cittadini, partendo dalla scuola, e non a fare pura speculazione e sterili polemiche politiche”.
Si unisce il segretario del Pd di Gradisca, Marco Zanolla: “Spiace che Tubetti e Vecchi non parlino con le proprie maggioranze di centro destra nei Comuni dove amministrano. Saprebbero, per esempio, che Gradisca assieme a Gorizia e Palmanova hanno già cominciato le prove tecniche per la Capitale Europea della Cultura presentando assieme un bando regionale sul tema confini che, però, non ha riscosso successo e qui è da interpellare la Regione, che, guarda caso, è amministrata sempre dal centro destra. Non sanno nemmeno che Gradisca, assieme ad altri Comuni dell’Isontino, ha partecipato un mese fa, grazie al lavoro fatto dal Comune di Gorizia, alla prima riunione di coordinamento organizzata appositamente per gli enti locali, riunione che è stata sicuramente il primo passo organizzativo istituzionale per tutte le amministrazioni che parteciperanno fattivamente a questa iniziativa”.
Conclude Zanolla: “Linda Tomasinsig ha dimostrato in tutte le sedute di Consiglio comunale, anche nell’ultima sul rendiconto di bilancio, di avere una maggioranza, se poi queste signore, dopo aver svolto già chi il ruolo di sindaca, chi quello di assessora in altri territori della provincia, vogliono mettere al petto anche la medaglia di Sindaca di Gradisca, seguano il sistema democratico, finiti i cinque anni del secondo mandato Tomasinsig, se lo vorranno, potranno candidarsi e provare a vincere le elezioni”.