A Venezia, le grandi navi da crociera, sono, dopo l’acqua alta, il nemico numero uno. Il passaggio delle navi da crociera nella città lagunare, su cui da anni infiamma il dibattito, sono infatti nuovamente argomento di attualità.
Il presidente della Regione Veneto ha sottolineato la propria determinazione a non lasciarsi scappare il ‘business’ delle crociere, dicendo no a un eventuale dirottamento delle grandi navi, quelle oltre le 40 mila tonnellate di stazza, lontano da Venezia, magari a Trieste o a Monfalcone.
L’ipotesi di dirottare il traffico crocieristico in Fvg non piace al governatore Zaia che ha aggiunto: ”Deve essere chiaro che difendiamo fino in fondo il terminal attuale, anche perche’ dotato di alimentazione da terra, e che una situazione transitoria deve essere adottata solo mettendo le compagnie in condizione di riorganizzare i loro viaggi”.
”Quel che non sottoscrivo e’ estromettere i crocieristi dalla laguna, mandarli a Monfalcone o a Trieste: li vogliamo qui, anche perche’ non sono d’accordo che questo sia un turismo mordi e fuggi e che non lasci niente sul territorio. Al contrario, vedo la crocieristica come un turismo molto democratico, che ormai coinvolge tutti gli strati sociali”, ha concluso Zaia.