Presenti oggi in regione tutti i maggiori esponenti dei partiti per lanciare gli ultimi messaggi prima del silenzio elettorale.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenuta in video collegamento al comizio del centrodestra a Udine ha confermato che “Entro la fine della legislatura porteremo a casa una riforma istituzionale in senso presidenziale”, per poi citare il modello governativo delle regioni “chiedetevi – ha osservato – se non sarebbe meglio un modello più simile a questo piuttosto che a quello impantanato nelle beghe tra partiti il Parlamento”. Meloni ha ribadito che “il Governo crede molto nella collaborazione tra Stato e enti locali, tra vari livelli che mai come oggi è fondamentale per affrontare le sfide che abbiamo di fronte”.
La ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, a margine di un incontro a Trieste, ha dichiarato che “Il Friuli Venezia Giulia è una regione strategica, è una porta sui Balcani, un luogo della scienza, dell’applicazione, dell’alta formazione. Quindi questo voto” per le regionali “sarà molto importante a livello nazionale e sarà una voto che vedrà il centro destra unito e vincente”.
A Udine il coordinatore nazionale di Forza Italia, ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, partecipando alla manifestazione di chiusura della campagna del centrodestra si è rivolto così alla piazza dicendo che “vogliamo vincere in questa città, in questa Regione perché vogliamo continuare a governare bene. Grazie a questo governo il Friuli è diventato centrale: siamo tornati a essere protagonisti nei Balcani occidentali e questa regione è un ponte per quelle aree”.
Nel corso dello stesso comizio il leader della Lega Matteo Salvini ha invece confermato la solidità dell’alleanza di Governo: “Più provano a farmi litigare con Giorgia e con Silvio e più andiamo avanti, andiamo avanti cinque anni, andiamo dritti come i treni dell’Alta velocità non ci ferma nessuno”.
Il presidente del M5S Giuseppe Conte si è invece concentrato sulla questione migranti: “Sul tema delle migrazioni questo Governo sta registrando un fallimento clamoroso. Ci auguriamo che in Europa si possa realizzare concretamente un meccanismo di gestione collettiva europeo, in segno di una svolta solidale che avevamo avviato”. Quanto ai ritardi sull’attuazione del Pnrr ha garantito una mano tesa al Paese intero in quanto si tratta di un’opportunità troppo grande che non va sprecata.