I sindacati dei pensionati dei lavoratori dipendenti (Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil) e dei lavoratori autonomi del Capla (Coldiretti Pensionati, 50&Più-Confcommercio, Fipac-Confesercenti, Cia-Anp, Confartigianato-Anap, Cna Pensionati e Anpa-Confagricoltura) del Friuli Venezia Giulia, in rappresentanza di oltre 200mila aderenti, si sono incontrati per delineare una strategia comune che li vedrà impegnati a lavorare in maniera unitaria.
L’obiettivo delle rappresentanze sindacali è quello di affrontare alcune questioni che stanno penalizzando in maniera particolare la fascia delle persone anziane, situazione che si è appesantita a causa della pandemia.
I sindacati dei pensionati hanno già fatto il punto su alcune questioni prioritarie, come vaccini, case di riposo e sanità territoriale. Argomenti che saranno approfonditi nei prossimi giorni e serviranno a presentare un documento unitario alla Regione e in particolare all’Assessorato alla Salute. Istituzioni dove i pensionati di Cgil, Cisl, Uil e Capla, intendono avviare un confronto più incisivo che porti quanto prima a risposte veloci e concrete anche in riferimento al Piano regionale per la non autosufficienza dove, pur tenendo conto della pandemia, la proposta della Riforma del sistema ha visto pochi sviluppi dal 2019.
I rappresentanti dei pensionati hanno avviato questo nuovo percorso unitario, consapevoli che i problemi degli anziani potranno avere un riscontro più forte con una platea che esprime 200mila soci e attraverso una più stretta collaborazione nell’affrontare problematiche dove priorità e convergenze sono punti comuni tra tutte le sigle sindacali.