Da un lato la soddisfazione per norme più severe, dall’altro l’accusa di giocare a fare gli sceriffi senza voler intervenire realmente sul tema. I decreti del governo Meloni in tema migranti, ovviamente, dividono il Consiglio regionale. Claudio Giacomelli, capogruppo di Fratelli d’Italia sottolinea che con il provvedimento «si punta ad arginare gli approfittatori delle storture della protezione umanitaria, coloro che si sono e si stanno approfittando delle normative vigenti per entrare nel nostro paese in realtà illegalmente e soprattutto a tutela di chi ne ha invece realmente bisogno, che potrà finalmente contare su maggiori risorse, spazi e attenzioni». Antonio Calligaris, capogruppo della Lega, parla di un intervento positivo anche per il Friuli Venezia Giulia in particolare in tema di minori «il mantenimento dei quali oggi pesa sulle casse regionali per quasi 6 milioni di euro l’anno. I controlli alla frontiera permetteranno di identificare con precisione chi veramente ha diritto di essere accolto».
Dall’altro lato dell’emiciclo il capogruppo del Pd, Diego Moretti replica che «Dopo aver fallito la gestione migranti è inutile giocare a fare gli sceriffi. Pur avendo in questi mesi fomentato la paura e il clima d’odio nei confronti dei migranti, ora il Governo sposta l’attenzione sui minori. Il Governo abbandoni l’ideologia e pensi a gestire un fenomeno complesso in modo concreto e realistico». Giulia Massolino di Patto per l’autonomia sottolinea che «la svolta disumana delle proposte del governo sull’immigrazione si sono rivelate, a fronte dei provvedimenti adottati, solamente propaganda per soddisfare le pance degli elettori più ringhiosi. Iniziamo con l’essere chiari su una cosa: mai più CPR. Visiteremo quello di Gradisca con la VI Commissione consiliare la prossima settimana, ma il futuro non può che essere quello di chiudere queste strutture inumane e illegittime». GUARDA IL SERVIZIO VIDEO