“Il Friuli Venezia Giulia siamo Noi”, lo slogan coniato dal governatore Massimiliano Fedriga in occasione della conferenza stampa di fine anno costruita attorno al quesito “Cosa chiedo al Fvg di domani?”, riassume il significato complessivo che il vertice della Regione ha voluto trasmettere al termine del secondo dei cinque anni di mandato iniziato nel maggio 2018. Un’azione coordinata sul territorio, ha evidenziato Fedriga, che ha il suo perno nella famiglia e, di conseguenza, nelle politiche ad essa legate che vanno necessariamente ad intersecare ogni settore.
“Entro il primo semestre 2020 – ha annunciato il governatore, affiancato dall’intera Giunta Fvg – porteremo in Consiglio regionale la prima legge quadro sulla Famiglia, punto cardine anche per quanto riguarda il contrasto alla crisi demografica al fine di garantire la giusta crescita alla comunità”.
Tra gli interventi che Fedriga ha inserito nella Top List del 2019, trovano quindi spazio la riduzione della pressione fiscale, il riassetto della sanità all’insegna di semplificazione, miglioramento dei servizi e raddoppio degli investimenti, il cambio di passo nella cultura, il riequilibrio dei rapporti tra Regione e Comuni a favore di quest’ultimi e l’accelerazione dei lavori per la terza corsia della A4 che termineranno in primavera con un anno di anticipo.
“Siamo al terzo posto per qualità della vita”, ha ricordato il governatore, sottolineando come il patto sottoscritto con l’allora ministro delle Finanze, Giovanni Tria, “assicuri al Friuli Venezia Giulia un risparmio di 834 milioni di euro in tre anni rispetto all’accordo precedente, oltre alla competenza sui tributi per gli enti locali per quanto riguarda gli immobili. Ma – ha insistito Fedriga – puntiamo ad andare oltre e lo chiederemo a gran voce al Governo”.
Altro punto di orgoglio, come evidenziato dal governatore, “è avere creato un sistema virtuoso della sanità in grado di operare le scelte organizzative nel rispetto della separazione fra politica e struttura”, con un ospedale hub di riferimento per ognuna delle tre nuove aziende e una mission certa per gli ospedali di rete.
In un’ottica di autonomia, importante, per Fedriga “avere posto i sindaci al centro delle rispettive comunità”, propiziando per i Comuni un extra gettito Imu pari a 20 milioni di euro.
In ambito economico, rilevante l’inserimento delle microimprese nel potenziale operativo della finanziaria regionale Friulia, così come l’avere creato un incrocio funzionale tra domanda e offerta di lavoro ha subito portato frutti visibili e concreti.
Passi avanti nella cultura con art bonus e maggiore organicità in un’offerta turistica attenta alle nuove tendenze e forte dell’acquisizione di Sappada, quest’ultima messa nelle condizioni di utilizzare gli impianti di risalita in coincidenza con l’avvio della stagione invernale.
“Straordinario risultato in senso assoluto – secondo il governatore – essere riusciti a utilizzare tutte le risorse a disposizione nel 2019 (160 mln euro) per la ricostruzione post tempesta Vaia che, nel 2020, potrà contare su ulteriori 100 milioni di euro. Sul fronte ambiente, tra l’altro, Fedriga ha rimarcato la scelta di “operare con incentivi e buoni esempi e non con sanzioni”, riferendosi in primis ai 20 milioni di euro dedicati al rinnovo del parco auto delle pubbliche amministrazioni in versione ecologica. Soddisfazione anche per essere la Regione che, in termini di costi per abitante, ha ottenuto la migliore performance in Italia nello smaltimento dei rifiuti. Sempre in tema di rispetto della natura, il governatore ha voluto ribadire quanto “non sia il caso di lasciarla abbandonata a sé stessa, intervenendo invece a sua tutela con opere mirate”. A questo proposito, anticipata la richiesta al ministero dell’Ambiente di istituire un tavolo per risolvere le problematiche legate ai dragaggi. “Illogici i blocchi ideologici che non salvaguardano l’ambiente ma, al contrario, ostacolano lo sviluppo”, ha chiarito Fedriga.
Chiuso il 2019, i primi appuntamenti del 2020, ricordati in conclusione dal governatore, sono le due leggi SemplificaFvg e SviluppoImpresa che approderanno a gennaio in Consiglio regionale, seguiti dal testo sulla Famiglia, ma nel mirino di Fedriga pure un nuovo e ulteriormente rafforzato patto Stato-Regione in chiave 2022.
AUTONOMIA. Il nuovo patto finanziario con lo Stato siglato con l’allora ministro Tria ha portato a un risparmio di 834 milioni nel triennio rispetto agli accordi conclusi dal governo regionale precedente e, in più, è stata ottenuta la competenza per i tributi degli enti locali, “operazione tentata dai miei due predecessori senza riuscirci”. Lo ha evidenziato il governatore Fedriga. Lo sblocco dell’avanzo di bilancio per le autonomie locali ha consentito ai Comuni virtuosi di spendere risorse, mentre sul versante dell’autonomia scolastica, ha rimnarcato Fedriga, “è stato avviato un grande lavoro che contiamo porti ad acquisire la competenza della Regione sull’Ufficio scolastico”.
Nel rapporto tra Regione e Comuni il governatore ha parlato di “rivoluzione culturale”, nel senso è stata superata la logica dell’imposizione. Le leggi 19 e 21, rispettivamente sul sistema integrato delle autonomie locali e sul superamento delle Uti e la gestione associata delle funzioni comunali, ha spiegato Fedriga, “hanno avuto l’obiettivo di dare strumenti ai comuni per fare le scelte migliori” perché “nei confronti dei sindaci la Regione ha fiducia”.
Infine, il governatore ha sottolineato la soluzione definitiva della questione legata all’extra gettito Imu, che ha portato nelle casse dei Comuni del Friuli Venezia Giulia 19,5 milioni di euro in più rispetto all’anno scorso. “Un risultato concreto raggiunto grazie all’accordo Fedriga-Tria che ha permesso alla Regione di acquisire la competenza primaria sui contributi locali relativi agli immobili”.
CRISI DEMOGRAFICA. “Possiamo adottare, come stiamo facendo, tutte le misure più opportune su lavoro, imprese, salute, ambiente, innovazione, agricoltura e negli altri settori, ma se non combattiamo la crisi demografica che attanaglia l’Europa le nostre comunità non avranno futuro. Per questo motivo le politiche pro natalità sono al cuore dell’azione di governo del Friuli Venezia Giulia e stiamo predisponendo con l’assessore Rosolen una legge complessiva sulla famiglia che vedrà la luce nel primo semestre 2020”. È la riflessione che il governatore Massimiliano Fedriga ha portato nel salone di Rappresentanza della Regione in occasione della conferenza stampa di fine anno. Complessivamente le risorse regionali per la famiglia superano i 50 milioni.
Il governatore ha posto l’accento sui quasi 16 milioni destinati al bonus bebè (10,1 nel biennio 2018-19 e ulteriori 5,5 nel 2020) e sui 3 milioni destinati ai centri estivi nel 2020. “Il rispetto della donna – ha osservato Fedriga – si assicura garantendole servizi e la possibilità di continuare a lavorare”. Di qui l’importanza di misure collegate, come l’assunzione delle mamme lavoratrici, con contributi tra i 7 e i 13mila euro.
Fedriga ha evidenziato “l’importante e strategico impegno finanziario sugli asili nido”, con 28 milioni di euro destinati nel 2019 e confermati per il 2020 in legge di Stabilità regionale, ove spicca il contributo di 600 euro al mese assegnato dal secondo figlio in poi entro il limite Isee di 50mila euro.
Il governatore, infine, ha sottolineato la rilevanza, nell’ottica dei bilanci delle famiglie, degli sconti garantiti dalla Regione sugli abbonamenti degli studenti al trasporto pubblico locale, pari al 50 per cento, ed estesi dal 2020 anche ai percorsi urbani.
SALUTE. “La riforma sanitaria dà una mission agli ospedali hub e spoke e, così facendo, scongiura per questi ultimi il rischio di chiusura”. È uno dei concetti chiave esposti dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nella conferenza stampa di fine anno nel palazzo della Regione. Dopo che nel 2019 è stata varata l’Azienda regionale di coordinamento per la salute, nel 2020 sorgeranno le tre Aziende sanitarie di area vasta “che completano la riforma – ha rilevato il governatore – nel senso di una semplificazione”. In particolare, gli ospedali spoke, ha annunciato Fedriga, “saranno molto utili per alleggerire le liste d’attesa, potendosi dedicare alle attività programmate”. A proposito di tempi da tagliare, Fedriga ha salutato “i risultati importanti che si stanno ottenendo con i nuovi percorsi avviati nei pronto soccorso per ridurre i tempi su tutti i codici di urgenza”.
Aspetto fondamentale evidenziato dal governatore è che “gli investimenti sulle strutture regionali nel triennio 2019-21 sono raddoppiati rispetto al triennio precedente”. Di pari passo procede l’avanzamento dei processi digitali che ha visto nel 2019 l’attivazione del fascicolo sanitario elettronico. “Nel 2020 – ha assicurato Fedriga – avvieremo iniziative nelle piazze del Friuli Venezia Giulia per illustrare con il nostro personale l’utilizzo dei dispositivi informatici sui temi della salute in modo da facilitare i cittadini meno abituati a utilizzare questo tipo di supporti”.
Altro caposaldo dell’azione regionale è l’incremento della spesa destinata alle persone fragili, con il 12,7 per cento in più di risorse stanziate nell’ultima legge di Stabilità, per un ammontare di 27,7 milioni destinati a strutture per anziani e disabili. Proprio per quanto riguarda la disabilità, “nel 2020 – ha concluso il governatore – saranno avviate linee innovative improntate alla personalizzazione dei percorsi in grado di rispondere agli effettivi bisogni dei pazienti e della loro famiglie”.