Da oggi, il Fvg entra ufficialmente in zona arancione. Dopo il ritiro – non senza polemiche con il Governo – dell’ordinanza regionale firmata giovedì dal Presidente Massimiliano Fedriga – per i cittadini della nostra regione restano quindi in vigore – al momento per 15 giorni, quindi fino a fine mese – solo le restrizioni imposte a livello nazionale.
Le principali differenze, rispetto alla zona ‘gialla’, riguardano gli spostamenti. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione e muoversi da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di studio, lavoro, salute o necessità. Servirà, quindi, l’autocertificazione anche per gli spostamenti al di fuori del proprio comune (scaricala qui) e non solo per gli spostamenti durante il coprifuoco.
Ci si può muovere per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita). Sono comunque consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, che siano strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. E’ consentito uscire per prestare assistenza a un parente in stato di necessità. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, ricordate, però, che sono categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.
Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni di genitori separati sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti.
È consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi; è raccomandato di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata anche all’interno del proprio Comune.
L’accesso alla seconda casa è sempre consentito dalle 5 alle 22 nel proprio comune. Dalle 22 alle 5, o se si trova in un altro comune, è consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.).
Locali. E’ poi prevista la chiusura di bar e ristoranti, sette giorni su sette. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali. L’asporto è consentito fino alle 22; nessuna restrizione per le consegne a domicilio.
Commercio. Per i centri commerciali (non, quindi per parchi commerciali e grandi negozi, con superficie oltre i 400 mq, come invece previsto dall’ordinanza Fvg) è prevista la chiusura nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.