Finalmente anche il Friuli Venezia Giulia ha i suoi primi professionisti specializzati contro le discriminazioni di genere. E’ notizia di queste ore che, nella short list dell’ufficio nazionale delle Consigliere di parità al Ministero del Lavoro, come da protocollo con il Cnf, sono iscritti i primi 14 avvocati della nostra regione e più precisamente dieci del foro di Udine, uno del foro di Gorizia, due del foro di Trieste e uno del foro di Pordenone.
Questo riconoscimento segue il Corso di alta formazione organizzato dalla Consigliera di Parità del Friuli Venezia Giulia, Anna Limpido, con i quattro Cpo degli Ordini forensi provinciali, svolto con il coinvolgimento di professori, avvocati, magistrati e consigliere di parità Area Vasta. Il Corso ha esordito il 25 febbraio, da remoto, per concludersi a fine aprile con test finale.
“Questo è un passo importante, non solo perché allinea la nostra Regione ad altre che si sono mosse in anticipo ma anche perché d’ora innanzi le Consigliere di parità potranno avere e mettere a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici che ne faranno richiesta, nominativi di professionisti specializzati” così Limpido.
La peculiarità della figura della Consigliera di parità, infatti, è l’essere un pubblico ufficiale di difesa diretta dei lavoratori che subiscono discriminazioni di genere. “I numeri di chi si rivolge agli uffici delle Consigliere è in rapido crescendo e questo testimonia, da un lato, la conoscenza sempre più ampia della nostra figura istituzionale e, dall’altro, che sta maturando una consapevolezza generale a non tollerare più atteggiamenti discriminanti”.
“Il Friuli Venezia Giulia non è esente da tali episodi né, purtroppo, dall’avere numeri dell’occupazione femminile che rincorrono a fatica quella maschile. Ma noi non abbassiamo la guardia e, complici le novità dal 2023, come ad esempio le certificazioni di genere che le Aziende dovranno ottenere se vorranno godere di sgravi contributivi, guardiamo al futuro con fiducia”, spiega ancora Limpido.
Ulteriore peculiarità del corso appena concluso è l’essere stato l’unico in tutta Italia condiviso con un’altra Regione, la Valle d’Aosta, in un connubio tra la Consigliera Limpido e la collega valdostana Katya Foletto.
“Le Regioni a Statuto speciale non differiscono dalla normativa nazionale, anzi, entro la propria autonomia, possono dare di più a tutela delle fasce più deboli dei lavoratori che sono le prime a pagare il prezzo di un’economia incerta, come fa la nostra, ad esempio, con il coordinamento degli sportelli antimobbing. Fare rete contro le discriminazioni è la carta vincente ed è il motivo alla base del network per il quale mi prodigo da sempre a livello regionale e sovraregionale con tutto il Triveneto e altre Regioni d’Italia (Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Basilicata, …) per uno stabile confronto e fronte comune di tutela”, conclude Limpido che è stata promotrice della campagna di sensibilizzazione del Triveneto “Pillole di Parità” e della recente accoglienza di una delegazione di Consigliere da tutta Italia in visita a Trieste e Gorizia.