“Siamo gialli e rimaniamo gialli”, così il governatore Massimiliano Fedriga, ospite di Tagadà su La7, ha smentito ogni ipotesi di passaggio di colore per la nostra regione, nonostante un indice Rt a 1,03.
“I dati del report della cabina di regia (che prendono in esame la settimana 25-31 gennaio, ndr) fanno riferimento al momento del picco della terza ondata, che in Fvg si è registrato tra il 10 e il 12 gennaio. Per questo abbiamo tenute chiuse le scuole per il mese scorso. Oggi, per fortuna, registriamo una diminuzione dei contagi e dobbiamo lavorare per mantenere questo trend. L‘ottimismo non deve lasciare spazio a un calo dell’attenzione nella scrupolosa applicazione delle misure di prevenzione”.
Il governatore poi è intervenuto sulle consultazioni del premier incaricato. “Mario Draghi è conosciuto e rispettato a livello internazionale. In questo momento, escludendo il voto, serviva un Governo di altissimo profilo per garantire la tenuta sanitaria ed economica del Paese. E quello di Draghi era l’unico nome. Come Lega non mettiamo veti su nessuna forza politica e su nessuna persona. Noi vogliamo discutere su un programma per il Paese. Stiamo assistendo a un dibattito particolare, tra chi dice sì o no a Draghi a priori. Lui è sicuramente una persona di valore, ma dobbiamo entrare nel merito delle scelte. Quindi, andremo al colloqui con lo spirito di chi ha colto l’appello del Presidente Sergio Mattarella”.
In merito alla divisione all’interno del centrodestra, per Fedriga “anche in passato abbiamo visto esperienze ‘solitarie’ nei momenti di ‘crisi’ gestite a livello parlamentare. Ma poi la coalizione ha sempre resistito”.
“Non penso che un Governo abbia data di scadenza”, ha poi detto Fedriga. “Quando si andrà alle urne – e spero non sia troppo tardi – sarà un momento importante della democrazia, perchè non si può parlare delle elezioni come del male assoluto. Draghi alla Bce ha cambiato le regole dell’Europa ed è per questo che io lo valuto positivamente”.
Infine, una battuta sul commissario Arcuri: “Serve una figura che abbia la piena e totale fiducia del governo e possa scegliere”.