“Il Governo ha intenzione d’incrementare la produzione nazionale di gas rinnovando le autorizzazioni per i giacimenti già esplorati e/o procedendo a nuove esplorazioni?”. A porre la domanda attraverso un’interrogazione parlamentare al ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani il deputato di Forza Italia Roberto Novelli.
“Siamo da anni al paradosso per cui i Paesi confinanti con l’Italia godono di benefici in termini di approvvigionamento energetico interno, mentre all’Italia restano costosi presunti benefici ambientali figli di un approccio ideologico insensato. La Slovenia ha una centrale nucleare, peraltro in un sito a rischio sismico, che dista neanche duecento chilometri da Trieste, la Croazia ha deciso di aumentare le estrazioni di gas dai pozzi situati nel mare Adriatico”.
“Lo stesso mare – ricorda il deputato – su cui si affacciano le regioni italiane della costa orientale, dal Fvg al Veneto alle Marche. Se sul nucleare il discorso è ben più complesso e necessita di tempi lunghi, lo stesso non si può dire per le piattaforme di estrazione di gas nell’alto Adriatico pronte per essere attivate, se solo non ci fosse in vigore una norma, il Pitesai, che di fatto impedisce l’attivazione. Il risultato è che cambieremo i fornitori, sostituendo la Russia con Paesi dalla modesta stabilità politica. Tutti noi ci auguriamo che si fermi la guerra in Ucraina e si plachino le tensioni nelle altre zone del mondo, a partire dai paesi africani. Ma abbiamo il dovere di farci trovare pronti, e non sprecare le opportunità che abbiamo e che non avrebbero impatti dal punto di cista ambientale”, conclude Novelli.