L’auspicio che “la vicenda del Gruppo Gedi possa trovare una composizione soddisfacente” è stato espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, “in relazione al ruolo essenziale rivestito dal Gruppo nell’informazione del Nordest. Testate di grande professionalità che rappresentano strumenti preziosissimi per conoscere e decidere, quindi per garantire le espressioni e il libero gioco democratico all’interno della comunità, devono poter riuscire a trovare un equilibrio nel rispetto delle esigenze di tutti gli attori. L’Amministrazione regionale è attenta e disponibile a favorire ogni sviluppo positivo per la parte che il suo ruolo consente”.
“Chiediamo al Governo di attivarsi con la proprietà per chiarire la situazione delle testate del gruppo Gedi nel Nordest e avere rassicurazioni sul mantenimento e l’implementazione della qualità di una rilevante fetta dell’informazione in un territorio strategico. Il ruolo assolto dalle testate radicate in Veneto e Friuli Venezia Giulia è storico e questi quotidiani rimangono un punto di riferimento che non può venire meno per i cittadini e le categorie: eventuali passaggi di proprietà non possono essere sottomessi solo a logiche finanziarie e devono tenere conto dell’interesse pubblico dei mezzi d’informazione e anche dei benefici goduti attraverso l’erogazione di risorse pubbliche”. Lo dichiara la presidente del gruppo Pd Debora Serracchiani, in merito alle voci che danno per imminente la vendita delle testate del Nordest del gruppo Gedi, ovvero Il Piccolo, Messaggero Veneto, Mattino di Padova, Nuova Venezia, Tribuna di Treviso, Corriere delle Alpi, a cui dovrebbe aggiungersi la Gazzetta di Mantova.
Oggi, i giornalisti di Messaggero Veneto e Piccolo hanno indetto uno sciopero – non saranno aggiornati i siti e domani i quotidiani non saranno in edicola – “per protestare a seguito della messa sul mercato di singole testate o gruppi di testate, con i loro siti e giornali di carta e digitali”, si legge nel comunicato di redazione.
Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil Friuli Venezia Giulia esprimono “forte preoccupazione per le notizie sulla possibile cessione delle testate locali del gruppo Gedi nella nostra regione e in Veneto. Cgil, Cisl e Uil – si legge nella nota – manifestano piena solidarietà ai giornalisti del Messaggero Veneto e del Piccolo, oggi in sciopero, e sostengono la loro battaglia per la difesa delle due testate, della loro storia, del loro ruolo fondamentale nel panorama dell’informazione regionale e dei posti di lavoro coinvolti”.
“A preoccupare non è soltanto la conferma che Messaggero Veneto e Piccolo sono ‘sul mercato’, ma l’assenza, da parte del gruppo Gedi, di qualsiasi strategia di valorizzazione e di rilancio delle sue testate: in questi ultimi anni abbiamo anzi assistito a una serie di tagli e di cessioni che mettono sempre più in discussione il peso e il ruolo di un gruppo come Gedi nel panorama editoriale e dell’informazione. Da qui l’esigenza di tenere costantemente monitorata la situazione e di continuare a sostenere la battaglia dei giornalisti e dei lavoratori del gruppo, nella prospettiva di una cessione che dovrà essere condizionata a ben precise garanzie sugli investimenti, sugli obiettivi editoriali, sui livelli occupazionali”, concludono i sindacati.