“La suinicoltura italiana si appresta ad affrontare nelle prossime settimane una situazione difficilissima. Infatti, i numerosi casi di peste suina africana in Germania hanno di fatto azzerato le esportazioni di carne tedesca verso la Cina e la Corea del Sud portando di fatto ad una invasione di suini vivi e carne sul mercato italiano”. A lanciare l’allarme è il consigliere regionale della Lega, Alberto Budai, che annuncia di aver informato parlamentari ed europarlamentari della Lega eletti in Friuli Venezia Giulia affinché rappresentino le fortissime preoccupazioni del comparto dell’allevamento friuliano e italiano in generale.
In particolare, Alberto Budai aggiunge: “Rischiamo di chiudere definitivamente se non verranno attuate delle misure che permettano ai nostri allevamenti di lavorare. Le quotazioni ufficiali dei suini vivi in Italia sono passate da 1,570 a 1,323 euro al kg in pochi giorni con una tendenza già confermata in forte diminuzione per dicembre e gennaio. In più i suini non destinati alla DOP vengono rifiutati o subiscono una ulteriore decurtazione dai 0,20 a 0,30 centesimi al kg. I suini vivi tedeschi oggi vengono scaricati nei macelli del nord Italia a € 0,85/0,90 compreso il costo del trasporto e a tutto questo si aggiungerà il blocco delle vendite dei prosciutti stagionati, in seguito alla chiusura pressoché generale della ristorazione”.
“Senza contare la criticità di un grave rischio sanitario per i nostri allevamenti, in tal senso si porta a conoscenza che la Cina ha vietato l’importazione delle carni dei suini da allevamento che hanno semplicemente transitato in Germania provenienti da Olanda o Danimarca. Se non si prevede di porre un blocco a queste importazioni, a breve si potrebbe assistere al fallimento totale della suinicoltura, ennesimo duro colpo per la nostra economia già messa a dura prova dalla crisi pandemica” conclude la nota del consigliere regionale Alberto Budai.