Dialogo, lavoro di squadra, servizio alla comunità e niente ‘prime donne’.
Saranno questi i concetti essenziali che ispireranno Michele Mizzaro, 49 anni, nuovo segretario del circolo tolmezzino del Partito democratico. Incarico tutt’altro che semplice, dato che Mizzaro assume la guida del circolo più importante dell’Alto Friuli a pochi mesi dalle elezioni amministrative per eleggere il sindaco in una città considerata feudo del centrodestra.
Iscritto fin dalla prima ora al Pd, consigliere comunale a Verzegnis da lungo tempo, al nuovo segretario le vesti di uomo di partito vanno strette. Una delle doti che molti gli riconoscono è di essere uomo aperto al dialogo, ma di certo poco propenso ai tatticismi, tanto da collocarsi addirittura in opposizione nonostante il sindaco del suo Comune appartenga al medesimo partito.
Inquadrarla riesce difficile, almeno secondo gli schemi consueti. Chi è il nuovo segretario?
“Un cattolico impegnato in politica. Quando qualcuno colloca il Pd a sinistra mi limito a puntualizzare che la mia formazione è di centrosinistra, nella quale convivono valori quali la solidarietà la trasparenza, la partecipazione e il rispetto delle regole spesso richiamate dalla sinistra e quelle del rispetto verso gli altri, della tolleranza e del dialogo proprie dell’essere moderati. Detto questo ho pensato che fosse un dovere darmi da fare e non nascondere la testa nella sabbia, anche se il momento non è certo dei più semplici”.
E’ una doppia sfida, nel partito e in vista delle elezioni amministrative.
“Il mio primo impegno va nel senso di ridare serenità a chi vuol fare politica nel Pd, ascoltare e calmare gli animi, chiedendo al contempo di fare un passo indietro a chi vuol fare la prima donna, in nome di un lavoro di squadra che riesca a dare risposte concrete alla gente. E’ proprio la squadra, la capacità di lavorare assieme sarà tra gli obbiettivi prioritari. La sfida che ci attende alle prossime elezioni è importante, ma il nostro lavoro sarà più semplice se capiamo che dobbiamo riportare il Comune al centro di una politica di rilancio, collocando il governo cittadino al servizio delle persone, a partire dalla battaglia per il tribunale che non considero conclusa. Tolmezzo è l’ultima diga capace di contenere lo spopolamento della montagna, la fuga verso la pianura. Ecco perché non possiamo arretrare di un millimetro sui servizi, sulla promozione culturale, sulla scuola. Quello che avviene qui si ripercuote sull’intera Carnia L’importante è fissare priorità precise e andare avanti”.
Ha messo in conto le resistenze dei maggiorenti del partito?
“Ho chiesto a tutti di lavorare assieme, di collaborare, senza porre alcuna pregiudiziale e senza personalismi. Sono stato molto chiaro sull’importanza di essere trasparenti e collegiali, senza escludere nessuno e soprattutto dando risposte chiare alla gente ”.
In ogni caso dovrete fare i conti con un elettorato che da anni vota a centrodestra.
“I cittadini di Tolmezzo sono tendenzialmente dei moderati. Sarà quindi essenziale individuare candidati capaci di rappresentarli. Sono ottimista perché alcuni nomi li stiamo già valutando e si tratta di personalità con una solida storia di impegno nel sociale e nel volontariato. Conto molto anche sulle primarie che partiranno il 7 marzo dalle frazioni (l’8 marzo in centro città), a dimostrazione che far partecipare la gente non è solo uno slogan”.
Il Pd riparte da Mizzaro
E’ stato affidato a Michele Mizzaro il compito di guidare il circolo di Tolmezzo. Lo attende la difficile sfida delle prossime amministrative, ma il nuovo segretario punta sul lavoro di squadra
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