“La creazione di reti di scuole per condividere le strutture, la didattica all’aperto, il sostegno agli studenti svantaggiati, l’edilizia scolastica da rimodulare”. Queste alcune tra le proposte emerse nel corso dell’incontro promosso ieri dal Pd provinciale di Udine con rappresentanti del mondo della scuola. Coordinati dal responsabile scuola del Pd provinciale di Udine Alfio Marini assieme al segretario Roberto Pascolat, al confronto online hanno partecipato dirigenti scolastici, rappresentanti sindacali e dei genitori.
“Abbiamo concordato”, riferisce Marini “sull’opportunità di mettere a disposizione della primaria grandi spazi altrimenti lasciati vuoti dalla didattica a distanza delle secondarie, favorendo la creazione di reti di scuole per condividere le strutture anche extra scolastiche. Importante ovviamente lavorare sulla didattica all’aperto e valutare la rimodulazione dei progetti di edilizia ormai superata a favore di approccio coerente con il distanziamento, Bisognerà metter mano anche a nuova modulazione temporale, con flessibilità di orari, di calendario e di pause didattiche”.
Sottolineando che “in Friuli la scuola ha reagito molto bene al covid19”, Marini ha indicato che “ora si tratta di passare dall’improvvisazione alla sperimentazione. Per questo bisogna affrontare questioni come la didattica a distanza, la ripresa delle lezioni a settembre, le condizioni degli edifici scolastici, il corpo docente, il personale Ata, i ragazzi e le famiglie di fronte a un nuovo modo di fare scuola. Temi di estrema attualità perché – conclude – l’istruzione è decisiva per la ripartenza”.