“Per i cinque anni precedenti la Giunta Serracchiani ha imposto il sistema dell’accoglienza diffusa senza mai ascoltare né sindaci né territori: era bene ascoltarli prima gli amministratori, come abbiamo fatto, facciamo e faremo noi, e non incitarli adesso alla ribellione”.
Lo afferma l’assessore regionale alle Autonomie locali e sicurezza, Pierpaolo Roberti, in replica alle dichiarazioni di esponenti del centrosinistra in merito al taglio di risorse attuato sul programma dell’immigrazione.
“Nei cinque anni precedenti solo gli amministratori più fortunati hanno beneficiato di mancette a spese dei contribuenti per il disturbo, altri si sono trovati un centro di accoglienza in mezzo al paese dalla sera alla mattina senza poter fiatare”, constata Roberti, che preannuncia “un’azione congiunta tra Regione e Governo” per risolvere il complesso tema della gestione dell’immigrazione sul territorio.
“Quanto alle spese ridotte sul programma, andremo avanti: questo – ha precisato Roberti – è solo il primo taglio ad un sistema che di soldi pubblici ne ha visti girare decisamente troppi”.
Alle parole di Roberti risponde il segretario regionale del Pd Salvatore Spitaleri.
“Se la risposta alle esigenze dei comuni consiste in sempre più tagli, si conferma che la Lega mostra i denti ma non ha soluzioni vere. Quello effettuato “è solo il primo taglio ad un sistema che di soldi pubblici ne ha visti girare decisamente troppi”.
“Roberti non inventi favole: la Regione – precisa Spitaleri – non ha mai imposto nulla a nessun Comune, ma ha voluto sostenere chi si faceva carico di un’accoglienza minima. Roberti forse non sa che è lo Stato attraverso le Prefetture a gestire i richiedenti asilo, ma lo imparerà presto”.
“Quanto ai soldi dei contribuenti vedremo cosa costerà di più ai cittadini: un’accoglienza diffusa sul territorio oppure – conclude Spitaleri – una dozzina di centri blindati e sorvegliati da guardie armate divise su tre turni”.