In arrivo i fondi per completare il canale scolmatore tra l’area industriale ex Ziu, oggi Cosef, e i territori di Pavia di Udine e Santa Maria la Longa, per risolvere una delicata e complessa situazione che vede tali zone allagate a ogni pioggia particolarmente abbondante.
Lo rende noto il consigliere, Mauro Di Bert, capogruppo di Progetto Fvg per una Regione Speciale/Ar, riferendosi al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con l’assegnazione di quasi 6 milioni di euro per la realizzazione di un canale di scarico delle acque provenienti dalla Zona Industriale Udinese fino al collegamento con l’esistente roggia Brentana, nel territorio dei Comuni di Pavia di Udine e di Santa Maria la Longa.
“Esprimo soddisfazione per lo stanziamento del quale lo stesso Presidente Fedriga, nel suo ruolo di commissario straordinario delegato per il rischio idrogeologico ha dato notizia, confermandone la destinazione a favore di un intervento progettuale che risponde alle necessità del territorio e alle sue criticità, portando a un notevole miglioramento della risposta idraulica. L’attenzione dimostrata dalla Regione nel segnalare l’intervento, conferma l’urgenza e la portata dello stesso e anche per questo – commenta il capogruppo di Progetto Fvg – ritengo sia necessario procedere quanto prima con il completamento di un’opera strategica, progettata per messa in sicurezza di un territorio dal rischio idrogeologico”.
Sulla questione il consigliere Di Bert ha anche presentato un ordine del giorno, accolto dalla giunta, con l’impegno, non appena esecutivo lo schema di decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a utilizzare i fondi in esso contenuti, per dare seguito ai lavori, cosi come indicato nella progettazione preliminare realizzata dal Consorzio di Bonifica Pianura Friulana.
Si tratta di un fossato progettato per mitigare il rischio di allagamento di vaste porzioni del territorio a sud di Udine, compresa l’ex Ziu, Pavia di Udine e Santa Maria la Longa, il cui tracciato avrà una lunghezza di circa 5.2 chilometri, per la gran parte parallelo alla linea ferroviaria Udine – Cervignano del Friuli, terminando con l’immissione nel torrente Brentana a sud di Santo Stefano Udinese.