“Quando in Italia si registrò il primo picco di contagi da Covid la Slovenia non esitò a bloccare i valichi di accesso con metodi che riportarono alla memoria i tristi tempi della guerra fredda, come i massi e le barriere di cemento. Oggi che è il piccolo stato confinante con il Friuli Venezia Giulia a registrare una pesante ondata di positivi – 1815 solo ieri – anche in ragione di una campagna di vaccinazione inefficace – solo il 53% – sia l’Italia a far sentire la sua voce, intensificando i controlli per chi proviene dalla Slovenia, compresi i lavoratori transfrontalieri. Solleciterò domani stesso in aula il governo a prendere provvedimenti: non possiamo permetterci di vanificare gli sforzi degli italiani per la noncuranza dei nostri vicini”. Lo scrive il deputato di Forza Italia Roberto Novelli annunciando un’interrogazione urgente al ministro degli Esteri.
“Purtroppo dobbiamo prendere atto che i decenni trascorsi sotto il comunismo hanno reso quasi naturale il ricorso a metodi inaccettabili per l’Europa, dalle frontiere chiuse al menefreghismo dimostrato nella gestione dei flussi migratori lungo la rotta balcanica. La stessa Europa che ha dato alla Slovenia ingenti finanziamenti e opportunità di sviluppo. È il momento di dire basta: uno piccolo Stato non può tenere in scacco un Paese con una popolazione trenta volte maggiore”, conclude Novelli.