Gorizia e Nova Gorica si candidano per le trattative di pace tra Ucraina e Russia. In un videomessaggio, il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ha spiegato il perchè di questa scelta.
“I comuni di Gorizia e Nova Gorica vogliono portare un piccolo contributo, un granello di sabbia in un deserto, una goccia in un mare, candidandosi a sede dei negoziati di pace tra Russia e Ucraina – afferma Ziberna -. Lo abbiamo fatto perché, come è stato anche riconosciuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da quello sloveno Borut Pahor, Gorizia e Nova Gorica sono riuscite a trasformare il loro confine, che era una propaggine della tragica Cortina di ferro, un confine di profonda divisione che è divenuto, invece, elemento di coesione”.
“Da popolazioni che nutrivano risentimenti l’una verso l’altra, le due città sono riuscite ad essere candidate Capitale europea della cultura del 2025 – ha sottolineato il primo cittadino -. Ecco perché l’auspicio del presidente Mattarella, di essere testimonianza di pace in Europa, ci ha quasi imposto di candidarci. Abbiamo inviato una lettera agli Ambasciatori d’Italia e di Slovenia in Ucraina e in Russia, unitamente anche al presidente della commissione europea e al presidente Parlamento Europeo”.
“L’abbiamo fatto anche per la tradizione nell’ambito dei negoziati che hanno le due città: Gorizia è sede da tanti anni di Scienze internazionali diplomatiche, che forgia i negoziatori, coloro che si interesseranno di diplomazia e di politica estera italiana nelle organizzazioni internazionali, non soltanto a Strasburgo e a Bruxelles – ha sottolineato Ziberna -. La nostra città è ampiamente dotata ed attrezzata con impianti e luoghi che sono stati edificati appositamente per questi grandi appuntamenti internazionali”.
“Ce la faremo – si chiede, concludendo Ziberna -? Perlomeno abbiamo tentato, portando come ho detto una goccia d’acqua nel mare o un granello di sabbia del deserto”.