Il 2 giugno 2021 ricorrono i 75 anni della Repubblica italiana e per celebrare l’importante ricorrenza sono numerose le iniziative del Quirinale organizzate nel rispetto delle disposizioni vigenti sull’emergenza epidemiologica.
Una festa che ha avuto un’anteprima musicale, ieri, con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta dal Maestro Jakub Hrůša, protagonista del concerto nel Cortile d’Onore del Quirinale, alla presenza del Corpo Diplomatico accreditato presso lo Stato Italiano e introdotto dal saluto del Presidente Sergio Mattarella.
Questa mattina, il Capo dello Stato, accompagnato dal Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli ha passato in rassegna il reparto d’onore schierato con Bandiera e Banda. Il Presidente Mattarella ha, quindi, deposto una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto, alla presenza dei Presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e del Presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio. Al termine, le Frecce Tricolori hanno sorvolato su Piazza Venezia.
In serata, alle 19, nel Cortile d’Onore del Quirinale, avrà luogo la cerimonia in occasione del 75° anniversario della Repubblica.
IN REGIONE. La cerimonia ufficiale, nella nostra regione, si è tenuta come da tradizione al Sacrario militare di Redipuglia, dalle 10.30. Nel rispetto delle norme anti-Covid, la celebrazione si è svolta in forma contenuta alla sola presenza delle autorità, nel piazzale Pietre d’Italia, con successiva deposizione al sacello del Duca D’Aosta. A rappresentare le Istituzioni nazionali il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. A rappresentare la Regione, invece, il vicepresidente Riccardo Riccardi.
“Oggi festeggiamo i 75 anni della fondazione della Repubblica, ci sono molte similitudini con il 2 giugno del 1946: in quel momento il Paese era in ginocchio, usciva da una guerra che aveva coinvolto milioni di nostri connazionali; oggi stiamo uscendo da una pandemia con un Paese in gravi difficoltà ma che vede all’orizzonte un momento importante, di grande responsabilità comune dei partiti, dei movimenti politici, uniti insieme, oltre che nella campagna di vaccinazione, soprattutto nella ripresa economica attraverso il Pnrr”, con gli “importantissimi investimenti in capitale. Allora come oggi si guarda al futuro delle prossime generazioni ed è questo che ci deve unire in uno sforzo comune, in un gesto di grandissima responsabilità”, ha detto il ministro D’Incà. QUI IL VIDEO
“La Festa della Repubblica mette insieme le istituzioni e ricorda il sacrificio di coloro che hanno combattuto per la libertà. Simbolicamente oggi il 2 Giugno diventa ancora più importante nel momento in cui ricordiamo coloro che sono caduti e immaginiamo che questa limitazione della libertà e questa emergenza sanitaria possano essere lasciate alle spalle. Dipenderà da tutti noi, dalla responsabilità di continuare a rispettare delle regole e soprattutto di aderire alla campagna vaccinale”, ha detto Riccardi.
Alla cerimonia di Redipuglia hanno preso parte il commissario del Governo e prefetto di Trieste Valerio Valenti, il prefetto di Gorizia Raffaele Ricciardi, il sindaco di Fogliano Redipuglia Cristiana Pisano e il generale Ugo Cillo, comandante delle Forze operative Nord dell’Esercito.
Nel pomeriggio Riccardi ha preso parte nel giardino di Palazzo Antonini Maseri a Udine in piazza Primo Maggio alla consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al merito della Repubblica”. La giornata del 2 Giugno si era aperta con l’alzabandiera solenne in piazza dell’Unità d’Italia a Trieste, con la Regione rappresentata dall’assessore Alessia Rosolen, mentre l’ammainabandiera delle 19 vedrà la presenza dell’assessore Pierpaolo Roberti. Alla cerimonia del 2 Giugno di Pordenone, in piazzale Enea Ellero dei Mille, è intervenuto l’assessore regionale Stefano Zannier.
A Gorizia, le celebrazioni sono iniziate alle 8 nella Piazza della Vittoria antistante al Palazzo del Governo con l’Alzabandiera, alla presenza del Prefetto Ricciardi e alle massime autorità civili e militari. Alle 17.30, ai giardini del Palazzo del Governo, il Prefetto consegnerà i diplomi delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a 19 cittadini isontini. Infine, alle 19.30, a conclusione degli eventi celebrativi, si terrà nella Piazza della Vittoria la cerimonia dell’Ammainabandiera.
A Udine, tre i momenti solenni. In piazza Libertà l’Alzabandiera delle 9 sulle note dell’Inno nazionale e la deposizione di una corona presso il Tempietto ai Caduti della Loggia di San Giovanni, secondo il cerimoniale guidato da militari della Brigata Alpina Julia.
A partire dalle 15 la cerimonia di consegna dei diplomi ai cittadini insigniti dal Presidente della Repubblica delle onorificenze di Cavaliere, Ufficiale e Commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, per essersi distinti nel pensiero e nelle opere nel campo della scienza, delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di cariche pubbliche e di attività svolte ai fini sociali, filantropici e umanitari. Durante la cerimonia, che si terrà – per motivi di sicurezza – a invito, in tre turni e all’aperto nel giardino di Palazzo Antonini-Maseri, eccezionalmente concesso per l’occasione, il Prefetto Massimo Marchesiello procederà anche alla consegna della onorificenza di “vittima del terrorismo” a un militare che era di stanza in Afghanistan, nonché alla consegna al Sindaco di Treppo Ligosullo Luigi Cortolezzis dello stemma e del gonfalone del nuovo Comune nato da fusione nel 2018. Alle 19, infine, la giornata celebrativa si concluderà con l’Ammainabandiera, sempre in piazza Libertà.
A Trieste, la Prefettura, d’intesa con il Comune e il Comando Militare esercito “Friuli Venezia Giulia”, organizza le tradizionali celebrazioni in piazza Unità. Alle 10 la cerimonia dell’Alzabandiera, in concomitanza con le celebrazioni al Sacrario di Redipuglia. Le celebrazioni continueranno nel pomeriggio, dalle 19, con un breve intervento del Prefetto Valerio Valenti e con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica ai Prefetti, e si concluderanno alle 20 con l’Ammainabandiera. Nel corso della cerimonia saranno consegnate le onorificenze assegnate dal Capo dello Stato ai cittadini giuliani.
I COMMENTI. “Un voto da cui è cominciata una storia nuova, un nuovo modo di essere cittadini italiani e di rispettare diritti e libertà di tutti, anche di chi ne era escluso come le donne e le minoranze. E’ un orgoglio essere, da 75 anni, un Paese in cui il popolo ha l’ultima parola, nelle regole della democrazia. La forza di rinascere, la solidarietà nella diversità, una generosità che vince i piccoli interessi di parte, la volontà e l’intelligenza: da qui ripartiamo tutti assieme per uscire dalla pandemia e tornare sul nostro cammino di crescita civile, sociale ed economica. Fiduciosi in noi stessi, sempre più europei”. È la riflessione della senatrice Tatjana Rojc (Pd) formulata in occasione della Festa della Repubblica, a margine delle solenni celebrazioni a Trieste, in piazza dell’Unità d’Italia.
“In questo giorno, 75 anni fa i nostri padri scelsero di vivere in una Repubblica libera e democratica, nel rispetto dei diritti di tutti. Oggi, nel solco di quegli ideali di unità e libertà, senza prevaricazioni o protagonismi, dobbiamo ispirarci nei comportamenti e nelle decisioni per arrivare alla sperata ripresa di tutta la comunità nazionale”. Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti in occasione delle celebrazioni della Festa della Repubblica italiana.
“Il pensiero e il riconoscimento, oggi va a tutti coloro che, soprattutto in questo duro anno caratterizzato da necessarie restrizioni, hanno contribuito a garantire la nostra sicurezza. Grazie a coloro che hanno affrontato situazioni complicate, dalle forze dell’ordine ai sanitari, senza venir meno al loro dovere, oggi la nostra comunità può finalmente rialzarsi. Ma gli sforzi fatti finora non siano dimenticati, ma difesi, così come nel 1946 si scelse di difendere ideali e principi di una democrazia per la quale in molti si sono battuti”.