Matteo Renzi apre ufficialmente la crisi di Governo. In conferenza stampa, il leader di Italia Viva ha annunciato le dimissioni dei Ministri Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto.
“Le dimissioni sono una scelta difficile, ma dettata dal senso di responsabilità. E’ più difficile lasciare una poltrona. Parliamo il linguaggio della franchezza: c’è una grande crisi nel Paese, che è innanzitutto pandemica, prima che politica. Ho una fiducia incrollabile nel Presidente Mattarella, arbitro e garante delle regole”.
“Diciamo no a rinvii e giochi di parole. La democrazia ha delle forme e se non vengono rispettate qualcuno deve avere il coraggio anche per gli altri e dire che il re è nudo“, ha poi accusato Renzi. “Sono tre i punti cardine. Il primo, una questione di metodo. Il Governo è nato contro Salvini che chiedeva i pieni poteri. Qualcuno oggi al Governo chiedeva di andare a elezioni. Noi non consentiremo a nessuno di avere i pieni poteri. Chiediamo di rispettare le forme democratiche”.
“Punto due: c’è un’emergenza sanitaria, ma non può essere l’unico tema che tiene assieme l’Esecutivo. Serve una strategia unitaria sui progetti da mettere in cantiere. Tre: il Recovery Plan. Ci hanno dato dei ‘Pierino’, ma poi il testo è stato cambiato. Non c’è dubbio che sono stati fatti dei passi avanti, ma rimane un tema: perché non si prende il Mes, che vuol dire più soldi per la sanità? Non prenderli per un motivo ideologico è irresponsabile”.
“Detto questo, annuncio che voteremo per lo scostamento di bilancio e le misure sul Covid. In Aula voteremo con il Governo, qualunque esso sia, per il decreto ristori”.
“Non siamo come gli altri che fanno finta vada tutto bene pur di difendere la poltrona. Siamo pronti a dare una mano e a parlare con tutti, ma la crisi si affronta nelle sedi istituzionali, non in piazza o nei post su Facebook. Lo si fa nei tavoli politici o in Parlamento”.
“Noi siamo orgogliosamente costruttori, ma prima vogliamo vedere il progetto”, risponde Renzi, facendo riferimento al termine usato dal Capo dello Stato nel discorso di fine anno e particolarmente richiamato in queste giornate.
Quali saranno gli sbocchi? “Tocca al Presidente del Consiglio decidere. Noi siamo pronti a discutere di tutto, in questo perimetro di maggioranza o in un Governo istituzionale, ma anche ad andare all’opposizione. Ci interessa il bene del Paese. Non credo si andrà al voto, perché in Parlamento ci sono le condizioni per non andare alle urne”.
“Ci può essere un nuovo Governo Conte? Noi non abbiamo pregiudizi su nessuno e non c’è alcun veto. Se vuole venire in Parlamento noi lo aspettiamo. Ma ricordiamo che non c’è un solo nome per Palazzo Chigi. Chi dice o lui o voto è un irresponsabile”.
Infine, a chi lo accusa di aver scatenato una crisi durante una pandemia, Renzi replica: “La democrazia o è sempre o non è. Chi ferma la politica, non blocca il contagio ma la libertà”.
CONTE ACCETTA LE DIMISSIONI. Aprendo in serata il Consiglio dei ministri, il premier Giuseppe Conte ha commentato la crisi: “Mi sono state comunicate via mail le dimissioni e le accetto. Naturalmente questa sera ho informato della situazione il Presidente Mattarella. Purtroppo, Italia Viva si è assunta la grave responsabilità di aprire una crisi di governo“.
“Sono sinceramente rammaricato, e credo di potere interpretare anche i vostri pensieri, per il notevole danno che si sta producendo per il nostro Paese per una crisi di governo nel pieno di una pandemia e di una prova durissima che il Paese sta attraversando. Ho provato fino all’ultimo minuto utile a evitare questo scenario, e voi siete testimoni degli sforzi fatti in ogni sede, ad ogni livello di confronto. Avevo preparato un lista di priorità per un confronto da fare non appena approvato il Recovery, stasera le misure anticovid, la proroga dello stato di emergenza, domani lo scostamento di bilancio. Non ci siamo mai sottratti – ha proseguito Conte – a un tavolo di confronto anche se, oggettivamente, diventa complicato un confronto quando il terreno è disseminato continuamente di mine difficilmente superabili”.
Non è previsto, a quanto si apprende, che il presidente del Consiglio vada questa sera dal Capo dello Stato.
I COMMENTI. “Bisogna fare presto. L’Italia non può aspettare le liti, i giochini e le reciproche accuse dei partiti di governo, di Conte e Renzi, dei Cinquestelle e del Pd”, rilancia sul proprio profilo twitter Marco Dreosto il messaggio congiunto uscito al termine della riunione dalle forze di centrodestra. “Il centrodestra è la prima forza politica del Paese e, dopo un vertice che ha confermato la grande compattezza della coalizione, chiede che il Presidente del Consiglio prenda atto della crisi e si dimetta immediatamente o, diversamente, si presenti domani in Parlamento per chiedere un voto di fiducia. Se non ci sarà la fiducia, la via maestra per riportare al governo del Paese una maggioranza coesa e omogenea, con un programma condiviso e all’altezza dei problemi drammatici che stiamo affrontando, resta quella delle elezioni. Ci affidiamo alla saggezza del Presidente della Repubblica per una soluzione rapida: i partiti del centrodestra ribadiscono con chiarezza la loro indisponibilità a sostenere governi di sinistra”.
“Da Italia Viva un errore contro l’Italia”, sono le parole del segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Noi abbiamo bisogno di investimenti, lavoro, sanità, di combattere la pandemia. Non di una crisi di governo”.
“L’Italia ha bisogno di futuro, non di una crisi di Governo”, rilancia sui social la deputata dem Debora Serracchiani.
“Mentre il Paese è in emergenza sanitaria, Renzi ritira i suoi ministri”, è il tweet del reggente del M5S Vito Crimi. “Credo che nessuno comprenda questa scelta. Ma ora è il momento della responsabilità. Mi auguro che già da stasera il Consiglio dei Ministri possa continuare i lavori su Decreto antiCovid, scostamento di bilancio e nuovi ristori”.
“Una crisi in piena pandemia è inspiegabile e irresponsabile. La retorica dell’ego ha vinto sulla realtà. Pieno supporto al Presidente del Consiglio, dal Movimento 5 Stelle prevarrà il senso di responsabiltà. #avanticonConte“, scrive il ministro triestino Stefano Patuanelli utilizzando l’hashtag che gran parte degli esponenti delle forze di Governo hanno rilanciato in serata.
“Davanti a un Governo che ha lasciato ogni margine di confronto e a un Paese che attende impaziente di ripartire, c’è chi ha deciso di bloccare le istituzioni per meri interessi personali”, scrive la deputata pentastellata Sabrina De Carlo. “Il M5S continuerà a lavorare per dare le dovute risposte al Paese. #AvanticonConte”.
“In Consiglio dei Ministri ho ribadito che chi attacca il Presidente del Consiglio attacca l’intero governo e Giuseppe Conte sta servendo con passione e dedizione il proprio Paese nel momento più difficile della storia repubblicana”, scrive il ministro dem Dario Franceschini.