La Gran Bretagna ha scelto di uscire dall’Unione europea. E’ questo il verdetto delle urne che ieri hanno visto i cittadini inglesi esprimersi sul referendum da subito ribattezzato Brexit (nella foto Nigel Farage, convinto sostenitore dell’uscita). Alla domanda ‘dentro o fuori’ dall’Ue, il 51,9 per cento dei votanti si è espressa a favore dell’uscita, pari a 17.410.742 elettori. Complessivamente, l’affluenza ha raggiunto il 72,2 per cento degli aventi diritto.
Sovvertite le prime indicazioni di voto che, ieri sera, all’inizio delle operazioni di scrutinio, sembravano favorire l’opzione ‘Leave’. Il risultato – sul quale non avevano scommesso nemmeno le borse – sta già seminando il panico nei mercati finanziari, con la sterlina ai minimi dall’1985 sul dollaro. Crolla l’Asia mentre si annuncia una giornata dura per le borse europee.
Il voto, però, è stato a macchia di leopardo. A Londra il 69 per cento dei cittadini si è espresso per il no, votando quindi per restare in Europa, mentre il ‘Leave’ si ferma al 31 per cento. Il sì, invece, vince in Galles, mentre la Scozia ha votato massicciamente per il no, con punte del 66,6 per cento a Glasgow e del 74,4 per cento a Edimburgo. Anche l’Irlanda del Nord ha scelto per il ‘Remain’, mentre l’Inghilterra si è espressa massicciamente per l’uscita, con una media del 60 per cento. Plebiscitario il voto a Gibilterra, dove la permanenza ha toccato quota 95,9 per cento.