L’obiettivo della proposta di legge ‘Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Prima Guerra Mondiale e interventi per la promozione delle commemorazioni del centenario dell’inizio del conflitto’ è quello di valorizzare i beni storici della Grande Guerra, grazie a un approfondimento storico e scientifico e alla divulgazione, soprattutto nelle scuole. “Tra pochi mesi – rileva Rodolfo Ziberna, consigliere regionale del Pdl – ricorrerà il centenario dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale che ha visto le nostre terre, allora ancora non italiane, coinvolte nei fatti d’armi un anno prima rispetto all’Italia. Un’occasione, quindi, molto sentita nelle aree di confine e che il Friuli Venezia Giulia deve cogliere. Per questo si è deciso di riprendere il provvedimento già discusso nella passata legislatura dall’allora VI Commissione consiliare, per altro con un’ampia e articolata audizione del territorio e trovando ampi consensi”.
“La nostra proposta di legge – spiega il primo firmatario – si propone di intervenire in diversi ambiti. Certamente in quello turistico: il turismo della memoria può portare nella nostra regione oltre un milione di visitatori in più all’anno, che si traducono in una boccata di ossigeno per la nostra economia (nella foto di Gabriele Menis un percorso del Brestovec). Ma non solo. Nell’immaginario collettivo è agevole, infatti, collegare le nostre terre al teatro della Grande Guerra. Vi è, però, la necessità di intervenire per ripristinare manufatti della prima linea o delle retro-file. Questa proposta di legge si occupa, pertanto, anche della valorizzazione dei beni, dell’approfondimento storico e scientifico e della divulgazione, soprattutto nelle scuole, nonché di dettare norme puntuali per la raccolta dei beni e per favorire lo sviluppo di collezioni private”.
“Oltre a questo – prosegue l’esponente del Pdl – è stata anche inserita in legge la promozione di un appuntamento fieristico che consenta di far diventare il Friuli Venezia Giulia, con i suoi siti storici, per diversi giorni all’anno la capitale del turismo della memoria”. Tutta l’attività sarà coordinata con le linee guida redatte dal Comitato storico scientifico per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, istituito dallo Stato, mentre la regia degli interventi sarà affidata a un Comitato specializzato, composto da rappresentanti della Regione, degli enti locali, delle Forze armate, dei due Atenei regionali e dell’Ufficio scolastico regionale, nonché dalle strutture dello Stato deputate alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Prima guerra mondiale. “Il Comitato – conclude Ziberna – si avvarrà anche delle competenze dell’Istituto per il patrimonio culturale e della Cineteca del Friuli, enti preposti alla catalogazione e inventariazione di beni di rilevanza culturale”.