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“La trattativa Stato-Fvg è una partita che interessa tutta la regione al di là dei partiti -afferma la deputata dem Debora Serracchiani, commentando le dichiarazioni del presidente Fvg Massimiliano Fedriga in merito al rinnovo dei patti finanziari della Regione con lo Stato -: speriamo Fedriga vorrà fare davvero il presidente di tutti e non usare l’Istituzione come ariete politico per scagliarsi contro il Governo. Certo l’interlocuzione di Fedriga con lo Stato comincia male se il primo atto è lanciare il guanto di una sfida”..
Per la parlamentare dem “è significativo che Fedriga non abbia messo sul piatto le compartecipazioni quando trattava con il Governo amico, perché sapeva che gli avrebbero risposto picche. E proprio mentre il ministro Boccia sta dando larghe aperture alle Regioni ordinarie, è saggio presentarsi ora con un ‘aut aut’?”.
Ricordando che “il Patto Tria-Fedriga è stato responsabilmente approvato da un Consiglio dei Ministri del Governo Conte dopo mesi di immobilità del Salvini-Di Maio”, Serracchiani invita Fedriga a “non giocare con le parole: all’ordine del giorno non c’è alcuna ‘autonomia scolastica’ sul modello delle richieste di Lombardia e Veneto. Nelle sedi istituzionali la Giunta Fedriga ha portato richieste, in gran parte condivise, sull’Ufficio Scolastico Regionale e con riguardo a dimensionamento, progetti scolastici e Its, tesi a favorire una implementazione dell’offerta formativa”.
“Le nomine sono un territorio di conquista della Lega e non a caso – puntualizza Serracchiani – per indicare un tecnico capace Fedriga deve citare Marano, chiamato da noi all’aeroporto Fvg e confermato da loro, come Castagna in Autovie”.