Anche quest’anno la vecia di Pordenone è finita al rogo, accusata di essere la colpevole di tutti i mali della città. La 45 esima edizione del processo e rogo della vecia, organizzata dalla Propordenone giovedì sera in piazza XX Settembre ha regalato, come al solito, molti momenti di ilarità, grazie ai testi scritti da Arnaldo Grandi. La polemica continua tra il sindaco Ciriani e il vicepresidente della regione Bolzonello (definiti come due cani che si annusano il di dietro e poi si piacciono), la questione del nuovo ospedale (farlo quà, farlo là), la viabilità cittadina, il taglio degli alberi, la sconfitta del centrosinistra alle elezioni sono stati i punti più taglienti. Ma anche temi con il referendum costituzionale e l’elezione di Trump hanno fatto divertire gli oltre 500 pordenonesi in piazza. Il fantoccio, ideato da Giorgio Altio, interpretato da Bianca Manzari e realizzato dalla pro Loco di Chions ha provato difendersi, ma non c’è stato nulla da fare. Il fuoco purificatore non le ha dato scampo.
La Vecia prende in giro Ciriani e Bolzonello. E va al rogo
La tradizionale manifestazione della Propordenone ha punzecchiato politici e società civile. Oltre 500 persone in piazza XX Settembre per vederla bruciare e portarsi via i mali della città
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