In attesa della comunicazione ufficiale del ministero dell’Interno, i media austriaci hanno già diffuso la notizia della vittoria alle elezioni presidenziali del verde Alexander Van der Bellen (nella foto). Il successo arriva dopo il lungo spoglio del ballottaggio, che ha richiesto un accurato conteggio anche delle preferenze espresse per posta. Van der Bellen, stando ai risultati a disposizione (mancano ancora pochi distretti), avrebbe superato l’ultranazionalista Norbert Hofer di appena 13mila voti.
“L’esito delle elezioni presidenziali ha fatto emergere un Paese che non può rimanere diviso, anche in coerenza con la sua grandissima civiltà e le alte tradizioni culturali”. Lo ha affermato oggi a Triestela presidente Debora Serracchiani, a margine dell’incontro con i presidenti della Regione Veneto e del Land Carinzia Luca Zaia e Peter Kaiser, commentando l’elezione di Van der Bellen alla carica di presidente della Repubblica d’Austria.
Per Serracchiani “certamente si può esprimere sollievo per il compattamento che ha fermato il candidato della destra estrema. Tuttavia lo stretto margine che attribuisce la vittoria a Van der Bellen obbliga anche a riflettere su dinamiche sociali ed elettorali che devono essere prese molto sul serio. Al nuovo presidente auguro di saper esser punto di sintesi e unione per l’intero suo popolo, e ponte verso tutti gli Stati vicini e d’area”.
“La vicinanza e la storica amicizia che legano Austria e Italia – ha continuato Serracchiani – e in particolar modo le regioni confinanti già strette da vincoli di collaborazione istituzionali, non saranno sicuramente indebolite. Anzi credo che si dovrà andare in ogni caso verso un rafforzamento dei rapporti bilaterali, non solo alla luce di emergenze più o meno impellenti, ma anche nell’ottica di un processo di integrazione che – ha concluso – non si deve fermare”.