Autisti in fuga e turni sempre più massacranti. A scattare la foto del trasporto pubblico locale sono le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal che venerdì 29 luglio, dalle 10 alle 12, organizzano un presidio sotto la sede della Presidenza della Regione, in piazza Unità a Trieste.
“La situazione del Trasporto Pubblico Locale su gomma del Friuli Venezia Giulia specialmente negli ultimi mesi è diventata particolarmente complicata. Questo è il risultato di una serie di problematiche rimaste irrisolte da troppo tempo”, denunciano i sindacati. “Negli anni di attesa dell’affidamento del servizio da parte della regione non è stato possibile praticare una vera contrattazione di secondo livello con le singole aziende con il risultato di un arretramento delle condizioni economiche e normative dei lavoratori”.
“Non è stato cioè possibile dare le risposte adeguate al livello molto alto di produttività e di qualità delle prestazioni di questo personale. Durante la pandemia Covid le condizioni si sono ulteriormente aggravate, i lavoratori hanno dovuto garantire il servizio in condizioni di elevato rischio di contagio e in più sono stati sottoposti a ritmi di lavoro molto pesanti per sopperire alle assenze dei colleghi contagiati e per far fronte alla necessità di garantire molte più corse per la necessità di distanziamento sui mezzi”.
“La combinazione delle gravi condizioni retributive specialmente nei livelli di assunzione e le peggiorate condizioni di lavoro stanno determinando una vera fuga di autisti che stanno cambiando lavoro alla ricerca di condizioni migliori. Il risultato è la diminuzione di personale quindi richieste di quantità di straordinari inusitati, taglio delle ferie, spesso anche quelle turnificate. In più nelle ultime settimane si sono intensificati i fenomeni di aggressione verbali e fisiche”.
“Oltre ad aver insistito nei rapporti con le aziende abbiamo richiesto incontri alle istituzioni regionali, ma a tutt’oggi sembra che le gravissime problematiche di questo settore non interessi la politica. Gravissimo perché in più la mancanza di personale determina tagli delle corse degli autobus con pesanti disagi per i cittadini. La misura è davvero colma, e pensiamo che ognuno debba assumersi le proprie responsabilità, dalla politica alle aziende. I cittadini e i lavoratori hanno bisogno di risposte tempestive”, conclude la nota sindacale.