Alle 4 italiane, quando a Mosca erano quasi le 6, Vladimir Putin ha annunciato in tv l’attacco russo all’Ucraina.
Putin ha affermato di dover “proteggere il Donbass”, esortando le forze di Kiev a consegnare le armi e “andare a casa”. Il presidente della Russia ha assicurato che “i piani di Mosca non includono l’occupazione dell’Ucraina ma solo la smilitarizzazione del Paese, con un’operazione speciale”.
Subito si sono avvertite forti esplosioni nelle città ucraine. Non solo sul confine, ma fino a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e anche nella capitale Kiev, dove sono suonate le sirene d’allarme e i russi avrebbero tentato di prendere il controllo dell’aeroporto.
La presidenza ucraina ha diffuso una foto che mostra un’esplosione nella capitale, uno scoppio con una densa nuvola di fumo, vicino a un parco. Forze russe sarebbero entrate in Ucraina anche dalla Bielorussia, a nord, e dalla Crimea, a sud.
“L’Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin: il momento di agire è ora”: così il ministro degli Esteri ucraino Kuleba dopo l’annuncio dell’operazione militare della Russia. “Putin ha lanciato un’invasione su larga scala dell’Ucraina: le nostre pacifiche città sono sotto attacco, questa è una guerra di aggressione”, aggiunge Kuleba.
“L’Ucraina impone la legge marziale nel Paese”, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky. “State calmi e state a casa. L’operazione russa mira a distruggere lo Stato ucraino, impadronirsi del suo territorio con la forza e stabilire un’occupazione”, ha denunciato in un comunicato il ministero degli Affari esteri ucraino.
Kiev ha anche invitato la comunità internazionale “ad agire immediatamente. Solo azioni unite e forti possono fermare l’aggressione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin”.
Il presidente americano Joe Biden ha definito l’attacco “non provocato e ingiustificato”, aggiungendo che Putin “ha scelto una guerra premeditata che porterà una perdita catastrofica di vite umane e di sofferenza, e che dovrà renderne conto al mondo”. Anche i leader europei, e il presidente del Consiglio Italiano Mario Draghi, hanno condannato l’attacco e annunciato nuove pesanti sanzioni contro Mosca.
“Il Governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina”, si legge in una nota di Palazzo Chigi. “È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per oggi, alle 16.30.
“Condanniamo questo barbaro attacco e gli argomenti cinici per giustificarlo”, sono le parole della Presidente Ue, Ursula von der Leyen. “È il presidente Putin che sta riportando la guerra in Europa. In queste ore buie, l’Unione Europea e il suo popolo sono al fianco dell’Ucraina e del suo popolo. Siamo di fronte a un atto di aggressione senza precedenti da parte della leadership russa contro un paese sovrano e indipendente. L’obiettivo della Russia non è solo il Donbass, l’obiettivo non è solo l’Ucraina, l’obiettivo è la stabilità in Europa e l’intero ordine di pace internazionale. E riterremo il presidente Putin responsabile per questo”.
“Oggi presenteremo un pacchetto di sanzioni massicce e mirate ai leader europei per l’approvazione. Punteremo a settori strategici dell’economia russa. Sappiamo che milioni di russi non vogliono la guerra. Il presidente Putin sta cercando di riportare indietro l’orologio ai tempi dell’impero russo. Invito la Russia a fermare immediatamente le violenze e a ritirare le sue truppe dal territorio ucraino”, conclude la Presidente Ue.
CONSIGLIO REGIONALE – SEDUTA SOSPESA. La seduta mattitina del Consiglio regionale è stata sospesa dal presidente, Piero Mauro Zanin, su richiesta di Francesco Russo (Pd) e Cristian Sergo (M5S) per convocare i capigruppo in vista di una mozione condivisa sulla guerra in Ucraina.
La Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari ha affidato agli stessi Russo e Sergo l’elaborazione di un testo, che darà discusso alla fine della seduta.
“Credo che anche questa Assemblea – ha detto Russo – debba prendere posizione su quanto sta accadendo, ribadendo il “no” categorico alla guerra e l’invito a far cessare subito l’uso delle armi, mai foriero di soluzioni. Dovremmo fare memoria dei drammi del Novecento, che hanno dimostrato quanto l’uso della violenza come risoluzione dei conflitti sia antistorico, e ricordare le parole di Papa Giovanni Paolo II, il suo mai più alla guerra”.
“Chiedo – ha aggiunto il consigliere dem – al presidente Zanin e al governatore Fedriga di trasmettere anche al livello nazionale la condanna di quanto sta succedendo e l’auspicio della pace. L’Europa nasce proprio per trovare soluzioni diverse alla guerra”.
È stato poi Sergo, capogruppo del M5S, a formalizzare la richiesta di sospensione della seduta, per dare tempo ai capigruppo di condividere un testo. Proposta subito accolta da Zanin.
“Un Paese indipendente nel cuore dell’Europa è stato attaccato militarmente e la condanna di questa aggressione deve essere totale, senza riserve né equidistanze. Impensabili le conseguenze dell’atto unilaterale di Putin che mette a rischio la sicurezza comune e la convivenza dei popoli e che rischia di far ripiombare l’Europa nell’incubo di muri, blocchi, sovranismi e nazionalismi contrapposti. Anche il Friuli Venezia Giulia subirà i contraccolpi di questa guerra: per il nostro ruolo storico e geopolitico dobbiamo essere i primi ad attivarci per dire ‘no’ a chi sconvolge la pace e credo che l’appello del Pd mai come in questo momento debba essere condiviso da tutte le forze politiche, senza se e senza ma. La mozione chiesta al Consiglio regionale vuole dare questo forte segnale”. E’ il giudizio del segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli all’attacco russo contro l’Ucraina.
“Troppo spesso lodato e abbracciato anche da politici italiani – aggiunge il segretario del Pd – Putin ci mostra drammaticamente e concretamente dove si va a finire seguendo il ‘campione’ del nazionalismo moderno o innamorandosi dell’uomo solo al comando. Facciamo a meno, almeno oggi delle competenze diplomatiche e geopolitiche maturate nel bar sotto casa e – conclude Shaurli – di latenti nostalgie o ‘amori’ per l’uomo forte”.
I COMMENTI. “Con l’invasione dell’Ucraina Putin ha mostrato che è pronto a calpestare con i carri armati vite umane e diritto internazionale. Solo l’unità e la fermezza dei Paesi liberi può intimare lo stop a una guerra premeditata e non provocata. Ci aspettano giorni difficili ma bisogna rendersi conto che bisogna agire ora tutti insieme per evitare drammi più gravi nel centro dell’Europa”. Lo dichiara la senatrice Tatjana Rojc (Pd), dopo l’inizio delle operazioni russe contro l’Ucraina.
Condanno le aggressioni militari in Ucraina. Auspico il blocco immediato dell’offensiva russa e un vero dialogo. L’azione russa è gravissima, premeditata, non provocata, finalizzata ad impedire all’Ucraina l’adesione alla Nato e a mettere le mani sulle ingenti risorse naturali.
— elena lizzi (@elenalizzi) February 24, 2022